"Per noi il tempo è già scaduto e il governo se ne deve andare, perchè rappresenta gran parte del problema e la sua uscita di scena è condizione per  recuperare credibilità sui mercati'. Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, commenta l'ultimatum di Confindustria al governo, aggiungendo che l'esecutivo 'ha prodotto manovra su manovra politiche recessive, e anche se adesso lancia annunci, bisogna constatare che piani decennali e decreti sono fuori tempo massimo e privi di risposte efficaci'.

Quanto al Manifesto stilato dalle imprese, Camusso pur 'apprezzandone lo sforzo' ritiene che 'su pensioni e privatizzazioni dei servizi non può esserci alcuna convergenza, perchè si continuerebbe a scaricare sui lavoratori il prezzo della crisi e questo non e' per noi condivisibile'.

Il segretario ribadisce inoltre 'la necessità di dare una prospettiva al paese trovando le risorse per il risanamento e la crescita da una seria tassazione delle grandi ricchezze, dei grandi immobili e da un contributo di solidarietà sui redditi alti ed una rigorosa lotta all'evasione fiscale che non guardi in faccia a nessuno'.