Si prepara la mobilitazione dei lavoratori dell’Ilva di Genova. Si è svolta stamani, presso l’Ilva, l’assemblea dei lavoratori indetta dalla Fiom Cgil per discutere la vertenza legata alla prossima scadenza dei contratti di solidarietà per gli oltre 1.700 dipendenti dello stabilimento genovese. All’assemblea, cui hanno partecipato oltre 600 lavoratori, la Fiom Cgil ha sottolineato “la particolarità della vertenza Ilva, che nasce nel 2005 con la chiusura dell’altoforno. L’Accordo di programma fu il patto fra la città di Genova e i lavoratori che, in cambio, ottennero garanzia occupazionale e continuità di reddito. Qualsiasi modifica a quel patto, che ha valore giuridico ed è stato firmato dal governo e da sei ministri, deve essere concordata a Palazzo Chigi, sede dell’esecutivo e primo firmatario dell’Accordo”.

La Fiom Cgil chiede l’applicazione di quanto sottoscritto e “non si rende disponibile a soluzioni che penalizzino i lavoratori mettendo in discussione i contenuti dell’Accordo di programma”. A questo proposito – continua la nota sindacale – è stato bene accolto “l’impegno del presidente della Regione Claudio Burlando di richiedere alla Presidenza del Consiglio l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi nei primi giorni di settembre e che invece non ha avuto luogo”. A fronte della disponibilità del Presidente della Regione, l’assemblea di questa mattina “ha deciso di sospendere temporaneamente la mobilitazione in attesa di ricevere a breve l’attesa convocazione”. Se questa convocazione non dovesse arrivare, la Fiom Cgil ribadisce “la propria contrarietà a partecipare a incontri tecnici e promuoverà iniziative affinché l’Accordo di programma non venga scippato ai lavoratori con manovre di palazzo”.