Doppio incontro oggi (23 agosto) a Taranto sulla vicenda Ilva. Il primo tra il procuratore della città pugliese, Franco Sebastio, e i custodi dell'Ilva. Il tribunale del Riesame, ha riferito il magistrato, "non ha concesso il sequestro con facoltà d'uso" e ha detto che "bisogna eliminare le emissioni inquinanti: le conseguenze sono ovvie. Rispondendo ai cronisti che chiedevano se i sigilli 'virtuali' finora apposti agli impianti stessero per diventare 'effettivi', il procuratore ha detto che "su queste cose conteranno i fatti, non le parole; in un momento delicato come questo evitiamo di fare annunci".

L'altro vertice, in fabbrica, tra il presidente del gruppo siderurgico Bruno Ferrante e i sindacati. "Possiamo ribadire un dato: con quest'azienda non abbiamo mai parlato di ricorso ad ammortizzatori sociali. Mai, compreso oggi": così Antonio Talò, segretario provinciale Uilm."L'Ilva - riferisce all'Ansa Donato Stefanelli, segretario provinciale Fiom - si salva solo se la proprietà decide di seguire il percorso indicato dai magistrati, dal gip, dal tribunale del riesame, che hanno indicato nel dettaglio rispetto ai sei impianti sottoposti a sequestro quali sono le cose che non vanno e quindi hanno suggerito quali sono le cose da fare". Stefanelli ha aggiunto che il cronoprogranmma delle azioni che l'azienda deve fare a seguito del sequestro è ancora da definire e che Ferrante, da parte sua, afferma che l'azienda sta lavorando strenuamente per definirlo. "Di concreto c'è soltanto un confronto costante con i custodi giudiziari".

Nel frattempo si chiariscono le scadenze della commissione per la nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia), che inizierà a lavorare dal lunedì prossimo (27 agosto). La relazione istruttoria, come annunciato dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini, dovrebbe essere pronta per la fine di settembre, dopo una serie di incontri tecnici. Mentre per il 15 di ottobre è prevista la Conferenza dei servizi che dovrebbe chiudere il procedimento.