Tutti in piedi a cantare "Bella ciao". Seicento persone, giovani e anziani, uniti idealmente sulle note del canto partigiano più famoso, tra abbracci e tanti occhi lucidi. Si è conclusa così l'assemblea che ha riunito nel pomeriggio di ieri, all'auditorium Maximum di Cracovia, tutti i partecipanti al Treno, ultima tappa del viaggio nella memoria organizzato dallo Spi Cgil. L'incontro ha rappresentato la sintesi di questa esperienza ed è stata l'occasione per tirare le somme di tre giorni intensi, emozionanti e carichi di significato. 

Un incontro che era iniziato con un grande abbraccio collettivo tra i partecipanti, proposto dai ragazzi dell'associazione Terra del fuoco, a simboleggiare l'importanza dello stare insieme, del condividere una esperienza e di un gesto che nella sua semplicità ne esprime però il senso più profondo.

Sono stati tanti gli interventi, di giovani anziani di ogni parte d'Italia, e altrettanti sono stati coloro che non sono riusciti, per motivi di tempo, a esprimere le loro considerazioni e i loro pensieri. Interventi che, al di là delle emozioni, sono stati legati da un filo rosso comune: quello dell'importanza della memoria e della sua trasmissione per far sì che in futuro non possano e non debbano ripetersi tragedie come quelle dell'olocausto e dei campi di sterminio.

Gli anziani, è stato detto, hanno il dovere
di trasmettere la memoria e i valori della nostra Costituzione alle nuove generazioni, ma queste ultime poi dovranno assumersi la responsabilità di portare avanti il paese, nella consapevolezza che quei valori e quei principi di uguaglianza, libertà, solidarietà rappresentano la base della nostra democrazia e che i diritti conquistati con le lotte dai nonni vanno riaffermati e difesi con le lotte dai nipoti.

Due ore intense, nel corso delle quali si sono succeduti i racconti delle giornate trascorse, le sensazioni provate, le considerazioni individuali sul significato del viaggio e sulle motivazioni che hanno spinto ciascuno ad affrontarlo.

È toccato a Carla Cantone chiudere la giornata,
e lo ha fatto con parole molto emozionanti, non prima di avere accettato l'invito rivolto allo Spi dal presidente di Terra del fuoco, Oliviero, di celebrare insieme il prossimo 25 aprile. "Il viaggio del Treno della memoria - ha detto il segretario generale dello Spi Cgil -  è stato un viaggio umanamente e politicamente straordinario e lo dedichiamo a tutti coloro che hanno combattuto contro il nazifascismo, a chi è morto nei campi di sterminio, ai bambini che sono volati via attraverso i i camini, ai partigiani e ai civli morti durante la Resistenza. Ma anche a quanti sono morti nelle piazze per difendere i diritti e la Costituzione. Questo viaggio è stato duro, certo, - ha aggiunto - ma torneremo a casa con tanta voglia di difendere la democrazia, i diritti, il lavoro. E l'abbraccio che ci siamo dati all'inizio di questa assemblea significa che ci vogliamo bene e che vogliamo bene al mondo".

Carla Cantone ha anche invitato tutti i presenti a inviare allo Spi alcune pagine di memoria di questa esperienza, in maniera tale da poter realizzare un libro collettivo, che sarà pubblicato dalla casa editrice LiberEtà e che sarà poi inserito nelle biblioteche viaggianti dei prossimi treni, in maniera tale che "tutti voi potrete così viaggiare grazie alle vostre memorie".

Infine la leader dello Spi Cgil, visibilmente commossa, si è rivolta ai giovani presenti in sala: "Quando tra trenta o quaranta anni sarete nonni, portate i vostri nipoti a Cracovia e ad Auschwitz e dite loro che cosa avete provato venendo qui tanti anni prima con persone di una certa età. E ricordatevi di noi, di questi giorni, di cosa vi abbiamo insegnato. Perché noi ricorderemo quello che ci avete insegnato voi".

A questo punto, dalle file in alto dell'auditorium è partito il coro spontaneo dei ragazzi che hanno intonato "Bella ciao". Che ha rappresentato per tutti un segnale di speranza e di fiducia.

Dal sito Un treno per non dimenticare