"Il Paese ha bisogno di cambiamento, un cambiamento, però, che deve avere come bussola l'allargamento dei diritti, non la loro riduzione". Così Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, ospite questa mattina della trasmissione di Rai 3 Agorà.

"È necessario includere nelle tutele esistenti chi oggi ne è privo, perchè vittima delle scelte politiche sbagliate fatti in questi anni, e costruirne di nuove – continua –. E non mi riferisco solo a quelle previste dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sui licenziamenti senza giusta causa: maternità, equo compenso, malattia, ammortizzatori sociali sono strumenti e diritti che vanno universalizzati. Bisogna tornare a parlare di lavoro povero, lavoro sommerso e lavoro irregolare".

"È dagli anelli deboli che si deve partire per cambiare il lavoro e quindi il Paese – precisa Lamonica –, non si può pensare di muovere il primo passo rendendo deboli coloro che, grazie alle conquiste sindacali, hanno acquisito dei diritti. Perciò, chiediamo al governo di invertire la rotta sulla riforma del lavoro".

"E per questo – conclude la segretaria confederale –, torneremo in piazza, per ricordare all'esecutivo che non sono le regole del mercato del lavoro a creare occupazione e a far uscire il Paese dalla recessione: è necessaria una nuova e diversa politica economica, accompagnata da politiche industriali e politiche attive, investimenti pubblici e privati e interventi sul fisco".