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Si tiene oggi (14 luglio), a Roma, un'iniziativa per celebrare i cinquant’anni della Flc Cgil. Due tavole rotonde, nel pomeriggio, presso la sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro al Senato. Si tratta del primo di una serie di eventi che il sindacato della scuola ha voluto organizzare per valorizzare la propria memoria, ma anche per ragionare sul proprio futuro.
Il comitato direttivo nazionale della Cgil, proprio il 13 e il 14 luglio del 1967, decise di dar vita a un sindacato dei lavoratori della scuola. Fu una decisione non certo semplice, presa dall’organo dirigente confederale a maggioranza per la contrarietà della componente socialista, che riteneva ancora valida la presenza nel sindacato autonomo di coloro che si riconoscono nelle posizioni della Cgil.
Dopo la decisione del direttivo seguirono mesi di intenso lavoro per costituire una rete il più possibile estesa di comitati promotori. Confluirono quindi nel sindacato confederale, tra gli altri, diversi gruppi che avevano dato vita allo Snmns e allo Snus. In un clima caratterizzato dai fermenti di quegli anni, il 16 e 17 dicembre si tenne poi ad Ariccia l’assemblea nella quale si riuniscono i “gruppi costitutivi”. La discussione fu accesa, perché si riproposero le visioni diverse sul ruolo che il nuovo sindacato avrebbe dovuto assumere.
Luciano Lama, in un articolo di commento all’assemblea di Ariccia, affermò che per “organizzare la lotta sindacale è essenziale una piattaforma rivendicativa non corporativa e miope ma neppure generalissima e globale. È inoltre essenziale la ricerca dell’unità, prima di tutto all’interno dell’organizzazione e poi con le altre, tutte le altre”. L’ordine del giorno conclusivo dell’assemblea dichiarò quindi costituito il sindacato scuola della Cgil “aperto a tutti i lavoratori della scuola, da quella materna all’università” ed elessee il comitato direttivo provvisorio, il segretario generale provvisorio fu Raffaele Sciorilli Borelli.
La storia è poi andata avanti per i successivi cinquant’anni. “Le nostre vicende sindacali sono sempre state legate indissolubilmente agli avvenimenti sociali e politici che in questi anni hanno animato il nostro Paese” - scrive la Flc in una nota -. Intendiamo ripercorrere questo mezzo secolo di lotte, battaglie vinte e non, ma con una crescita costante del nostro radicamento nei luoghi di lavoro, sempre in prima linea, con coerenza e determinazione”.
Il sindacato intende ripercorrere questa storia “idealmente insieme ai protagonisti che l’hanno promossa e l’hanno vissuta”, e “insieme a loro raccontarla soprattutto per quelle generazioni che l’hanno ereditata, legando fra loro memoria e futuro”.
Si inizia quindi con le due tavole rotonde di oggi. Il programma prevede gli interventi di Maurizio Lembo, del centro nazionale Flc e di Giuseppe Massafra, segretario nazionale della Cgil. Poi il dibattito dal titolo “Dal Sessantotto alla nascita della Federazione lavoratori della conoscenza”, con alcuni dei protagonisti della storia del sindacato della scuola: Corrado Mauceri, Gianfranco Benzi ed Enrico Panini.
A seguire ci sarà un'altra tavola rotonda dal titolo “Valorizzare la memoria per costruire il futuro, conoscenza, lavoro, sviluppo”, coordinata dal giornalista di Rassegna sindacale Stefano Iucci. Partecipano Francesco Sinopoli, segretario generale Flc, Alessia Petraglia, segretaria della presidenza e componente della 7° commissione Istruzione del Senato, Gianmarco Manfreda, portavoce nazionale Rete studenti medi e Francesca Picci, coordinatrice nazionale Uds, oltre a Romeo Guarnieri, autore de “Le radici e le Ali”. Interverrà anche la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.