Si svolge domani (martedì 10 settembre) lo sciopero di otto ore dei dipendenti del gruppo Monier. A motivare la protesta, indetta dal Coordinamento nazionale del gruppo (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil), il fallimento della trattativa (svolto sia in sede sindacale sia in quella ministeriale) sui 36 licenziamenti annunciati dalla multinazionale a giugno. Il gruppo Monier produce tegole e accessori minerali, occupa 394 lavoratori distribuiti in 13 unità produttive. Lo sciopero prevede anche presidi ai cancelli della fabbriche a partire dalle ore 5.

“Lo sciopero – spiega una nota dei sindacati della Lombardia – è la risposta dei lavoratori all’azienda che pretende di licenziare con la lista di proscrizione, in modo unilaterale, i lavoratori che lei ha già scelto, e senza confronto con le Rsu sull’organizzazione del lavoro. Il Coordinamento sindacale ha proposto, in alternativa ai licenziamenti, prima di attivare i contratti di solidarietà nelle unità in cui sono stati dichiarati gli esuberi, poi di sottoscrivere un accordo di mobilità non oppositiva di durata di 12 mesi e nel contempo di discutere dei picchi e dei flessi produttivi nell’organizzazione del lavoro degli stabilimenti, infine di sottoscrivere un accordo di mobilità non oppositiva di durata di 12 mesi e di verificare a maggio 2014 la situazione occupazionale in relazione ai volumi produttivi. All’ennesima indisponibilità dichiarata dall’azienda, non è restato altro che fare il mancato accordo in sede ministeriale. L’azienda ora potrebbe procedere con i licenziamenti mirati”.