La mobilitazione di ieri, 8 gennaio, dei lavoratori del gruppo Dedalus per protestare contro lo spostamento unilaterale da parte aziendale della data di pagamento delle retribuzioni, ha avuto una alta partecipazione. In alcune sedi si è toccato punte 90% e in molte sedi l'adesione è andata oltre ogni aspettativa. Lo afferma Daniele Collini, coordinatore nazionale del gruppo per la Fiom. 

"Questo risultato straordinario conferma che stiamo percorrendo la strada giusta - spiega -. Nessuna azienda può decidere unilateralmente su questioni che riguardano la vita e la dignità dei lavoratori e la Dedalus non fa eccezione. Insieme alla decisione di proclamare lo sciopero stiamo facendo ricorso per chiedere di condannare questo comportamento per noi inaccettabile".

Il sindacalista quindi aggiunge: "La società dovrà ascoltare la voce dei propri dipendenti e dei loro rappresentanti e ritornare sui propri passi. In caso contrario decideremo, insieme ai lavoratori che hanno portato questa società ad essere tra le prime in Europa nel proprio settore, le azioni che riterremo più opportune per tutelare i loro interessi e la loro la dignità e per ripristinare correte relazioni sindacali”.