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Sciopero generale oggi (11 maggio) in Grecia contro i tagli del governo socialista del premier Georges Papandreou. È il secondo del 2011, dopo i sette dell'anno scorso. Lo stop riguarda tutti i settori, a partire dai trasporti: i controllori di volo incrociano le braccia tra le 12 e le 16. Fermi anche i traghetti, i treni e i trasporti urbani. La mobilitazione tocca anche le amministrazioni pubbliche, le scuole e gli ospedali. Il paese resterà privo di informazione per 24 ore per l'adesione allo sciopero dell'unione dei giornalisti.
A metà giornata le manifestazione unitarie dei sindacati Gsee (settore privato) e Adedy (pubblico) ad Atene e Salonicco. A motivare la protesta sono gli ulteriori tagli e le privatizzazioni imposte al paese in cambio del salvataggio finanziario da parte dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale.
Intanto si rincorrono le voci e le smentite su un nuovo pacchetto di aiuti da circa 60 miliardi di euro in arrivo dall'Europa per la Grecia. All'indomani dell'ennesimo taglio del rating sul debito di Atene, sono rimbalzati sui mercati i rumors su un nuovo possibile piano di salvataggio, alimentati da alcuni trader e rilanciati da Dow Jones Newswires.
Un alto funzionario del ministero delle Finanze ellenico, che ha parlato in condizioni di anonimato, si è affrettato a smentire tali voci, confermate invece a Dow Jones da un altro funzionario governativo secondo il quale Atene si aspetta di ricevere il nuovo pacchetto di aiuti al massimo entro il prossimo mese.