Quella che si apre oggi è una settimana molto intensa sul fronte dei rinnovi contrattuali e delle vertenze ancora aperte su tutto il territorio nazionale. Intanto continua, e si fa più serrato, il viaggio della Cgil per la consultazione straordinaria degli iscritti sulla Carta dei diritti universali dei lavoratori.

Tavoli per rinnovi contrattuali

Federmeccanica e Fim, Fiom, Uilm hanno fissato il calendario dei prossimi incontri che per tutto il mese di febbraio si svolgeranno a delegazioni ristrette attorno a tavoli monotematici per avviare un confronto su tutti i punti delle piattaforme per il rinnovo. Questo è il calendario e i temi degli incontri: 5 febbraio: welfare, sanità e previdenza; 10 febbraio: formazione, salute e sicurezza; 24 febbraio: trattamento economico, inquadramento, regole e livelli contrattuali, diritti d'informazione-partecipazione; 25 febbraio: organizzazione del lavoro, orario, appalti, reperibilità, trasferte, trasferimenti, politiche del lavoro, finestra informatica. Al termine di questa prima parte del percorso, il confronto proseguirà, sempre a delegazioni ristrette, il 2 e il 9 marzo per una sintesi conclusiva, poi riunione in plenaria prevista per il 15 marzo. “La Fiom - si legge in una nota del sindacato - accompagnerà tutto questo percorso con le assemblee dei lavoratori, con gli incontri della delegazione trattante e dei propri gruppi dirigenti”.

Tra le categorie dell'industria, ci sono anche gli oltre 20.000 lavoratori dipendenti delle lavanderie industriali in attes di rinnovo. Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Assosistema (l'associazione imprenditoriale di riferimento associata a Confindustria) dopo quello del il 26 gennaio hanno già messo un in calendario altro incontro: il 3 febbraio.

Anche nell'industria alimentare  si riapre il confronto, dopo la sospensione dello sciopero del 29 gennaio. Si riparte martedì 2 febbraio. Le iniziative messe in campo con il blocco degli straordinari e della flessibilità e la  riuscita delle quattro ore di sciopero hanno quindi funzionato, permettendo la riapertura del tavolo che era in fase di stallo. Per il 2 febbraio è stata convocata la delegazione con l’impegno che il confronto proseguirà ad oltranza. 

Continua intanto la battaglia dei lavoratori pubblici per il rinnovo del contratto. I sindacati chiedono al governo le risorse per un rinnovo dignitoso. Dopo sei anni di attesa e a sette mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti, Cgil Cisl e Uil hanno già presentato una proposta unitaria per ridurre da dodici a quattro i comparti del settore, così come la piattaforma per i rinnovi. Ora ci sarà un incontro all'Aran, il 3 febbraio, proprio sul tema riduzione dei comparti. I  sindacati pubblici si dicono pronti ad un confronto no stop.

In attesa di rinnovo ci sono anche gli oltre 50 mila lavoratori e lavoratrici della ristorazione collettiva (una parte speciale del contratto nazionale del turismo scaduto ormai da 32 mesi). Per questo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno proclamato uno sciopero nazionale per il 5 febbraio per l’intera giornata lavorativa con manifestazioni da svolgersi a livello territoriale. Quelli della ristorazione collettiva sono lavoratori occupati principalmente nella ristorazione in appalto di asili nido, scuole, ospedali, case di riposo, mense aziendali, per la maggior parte donne a part time con poche decine di ore alla settimana di lavoro e spesso con diversi mesi all’anno di sospensione lavorativa.


Vertenze

Dopo la grande assemblea cittadina del 25 gennaio a palazzo Massimo, le lavoratrici e i lavoratori del ministero dei Beni culturali di Roma, oggi lunedì 1 febbraio, dalle 15,30 alle 17,30, portano la loro protesta fin sotto l'ingresso del ministero a Roma, e invitano le associazioni e i parlamentari che sono stati chiamati a confrontarsi sui rischi che nasconde il decreto di Franceschini e a chiederne il ritiro. La riforma, infatti, non prevede alcun confronto e quindi desta preoccupazione tra i lavoratori. Per quanto riguarda il Lazio, la riforma prevede che al polo museale vengano aggiunti nuovi istituti culturali, mentre si staccano Villa Adriana, Villa d'Este e il Polo Eur. Altri parchi archeologici nascono dallo smembramento dell'attuale soprintendenza del Colosseo, mentre l'archeologica del Lazio ed Etruria accorperebbe anche le belle arti e il paesaggio. Per i lavoratori si tratta di unità smembrate che rischiano di essere cedute a privati e consegnate agli interessi della speculazione.

Dopo tre giorni di protesta la scorsa settimana, invece, i lavoratori dell'Ilva di Cornegliano di Genova hanno ottenuto che all'incontro che ci sarà tra azienda e sindacati di giovedì 4 febbraio sarà presente anche il governo. E' un successo dei lavoratori che chiedono il mantenimento degli impegni sanciti dall'Accordo di programma siglato nel 2005. La convocazione del 4 febbraio alle 15.30 al ministero dello Sviluppo economico parla infatti di una riunione del Collegio di vigilanza, organismo che comprende tutte le istituzioni locali, i ministeri, la presidenza del Consiglio e l’Autorità Portuale. Secondo la lettera firmata dal Prefetto il governo garantirà la sua presenza tramite la sottosegretaria Vicari, ma l’appuntamento di giovedì sarà solo l’apertura di un confronto tutt’altro che facile.

Si svolge, infine, venerdì 5 febbraio lo sciopero dei giornalisti di RaiNews24. Rainews.it e Televideo. A motivare la protesta, presa all'unanimità dall'assemblea di redazione, la “mancata nomina del direttore che si attende ormai da sei mesi”. Dopo la nomina di Monica Maggioni a presidente della Rai, infatti, le tre testate sono guidate con una direzione a interim. In un comunicato, i giornalisti rilevano che “non esiste più un piano editoriale poiché quello precedente è nei fatti cancellato, l'organico di Rainews.it è stato fortemente ridimensionato, Televideo vive una sofferenza continua dovuta al dimezzamento di organico e alle innovazioni promesse e mai realizzate, mentre Rainews24 non ha più una missione a causa dell'assenza di una direzione con pieni poteri”.

Carta dei diritti universali del lavoro 

Martedì 2 febbraio a Caserta si terrà l’assemblea generale della Cgil per presentare il nuovo statito dei lavoratori. Partecipa il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Sempre a Caserta, nella stessa giornata Susanna Camusso sarà all'assemblea con i lavoratori dell’azienda Tfa, ex Firema, mentre ad Abbiategrasso (MI), all'Attivo dei delegati e pensionati Cgil Ticino Olona partecipa il segretario confederale Franco Martini.

Per mercoledì 3 febbraio è previsto invece l’attivo dei delegati della Filctem Cgil del Veneto, a Verona a cui partecipa la segretaria confederale Serena Sorrentino. Sempre Sorrentino è il 4 febbraio a Novara, per dei delegati e dei pensionati dal titolo “Diritti al lavoro, diritti nel lavoro”. Mentre a Cremona, all'attivo provinciale dei quadri e delegati Cgil Cremona sulla Carta dei diritti universali del lavoro, partecipa il segretario confederale della Cgil, Franco 

Infine, a Parma, venerdì 5 febbraio, si tiene il convegno “Cantiere lavoro, la rivincita del lavoro” sulla Carta dei diritti universali proposta dalla Cgil. Partecipa Serena Sorrentino.