In piazza per dire "Basta morti sul lavoro": il mondo del lavoro del Veneto si mobilita con una grande manifestazione regionale in programma sabato 26 maggio a Padova, per chiedere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo fa dopo un'allarmante escalation di infortuni e incidenti che ha visto la regione del nord est primeggiare in Italia per morti e feriti. Sono già 33 le vittime nei primi mesi del 2018: 6 in provincia di Venezia, 2 in quella di Belluno, 2 a Padova‎, 1 a Rovigo, ben 10 a Treviso (la provincia più colpita d'Italia), 8 a Verona e 4 a Vicenza. 

L'appuntamento è alle ore 9 in piazzale della Stazione da dove alle 9.30 partirà il corteo che raggiungerà piazza Garibaldi dove si terranno i comizi dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Veneto, Christian Ferrari, Gianfranco Refosco, Gerardo Colamarco. Accanto a loro, porteranno la propria testimonianza tre delegati sindacali rappresentativi di Acciaierie Venete, del settore edile e degli operatori dello Spisal. "Si prevede una grande partecipazione - affermano in una nota Cgil, Cisl e Uil - anche a fronte dell’altissimo livello di sensibilità ed attenzione emerso in questi giorni nelle fabbriche nei cantieri oltre che in tanti settori del terziario, un settore che si è rivelato assai meno immune da questa piaga rispetto al passato".

Alla base della mobilitazione di domani ci sono anche una serie di richieste precise che i sindacati avanzano alle istituzioni, Regione in testa: piano straordinario di assunzioni negli Spisal per rafforzare la prevenzione e i controlli; potenziamento di tutti i servizi per ridurre l’incidenza delle malattie professionali; attivazione del Tavolo Amianto; pieno riconoscimento del ruolo e della centralità dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Alle associazioni datoriali Cgil, Cisl e Uil chiedono invece il "rilancio indispensabile e urgente di investimenti per la prevenzione e la tutela della salute e sicurezza e per la manutenzione di impianti e macchinari" e di "garantire in tutti i luoghi di lavoro adeguata formazione/informazione a tutti i lavoratori a prescindere dal tipo di rapporto di lavoro". Altro aspetto fondamentale, per i sindacati, è lo stop agli appalti al massimo ribasso e al lavoro povero e precario".

"Queste le nostre richieste, queste le nostre priorità - concludono Cgil, Cisl e Uil del Veneto - Vogliamo risposte serie e concrete, per questo lanciamo una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio e programmiamo lo sciopero generale regionale di 8 ore qualora nel confronto non arrivino risposte credibili".