La Germania, geograficamente collocata al centro dell'Europa, sembra sempre più lontana dall'Europa della crisi e dei sacrifici obbligati. I lavoratori tedeschi quest'anno si ritrovano in tasca consistenti aumenti di salario, i più alti dall'inizio del 2010. L'Ufficio statistico federale ha comunicato che ad aprile i salari in Germania sono aumentati in media del 2,2% rispetto ad un anno prima. Gli addetti alle pulizie hanno avuto una crescita del salario del 4,1%, seguiti dagli addetti agli asili nido ed alle scuole materne con un aumento del 4%.

Ancora meglio è andata ai lavoratori pubblici, quelli che in diversi paesi (se ne parla anche in Italia) si sono visti sospendere le tredicesime. Invece in Germania, nel settore della pubblica amministrazione, della Difesa e della previdenza sociale gli incrementi salariali sono stati del 3,6%, mentre a partire da maggio i metalmeccanici riceveranno il 4,3% in più in busta paga, con gli addetti del settore chimico che all'inizio dell'estate hanno spuntato il 4,5%. Aumenti del genere rappresentano più del doppio del livello di inflazione, che attualmente è del 2%.

Continua nel frattempo come negli ultimi due anni l'aumento dei posti di lavoro, che alla fine dello scorso anno ha fatto registrare un incremento di 790mila occupati, per un totale di lavoratori a tempo pieno di 23,67 milioni. Tra i cosiddetti lavoratori atipici, che per arrotondare pensioni e stipendi svolgono mansioni ad orario ridotto per un massimo di 400 euro al mese esentasse, la crescita annuale è stata di 80mila contratti, per un totale di 7,92 milioni di persone impiegate.