Dissequestrare al più presto le aree interessate dal crollo del ponte Morandi e utilizzare la mobilità su ferro per decongestionare il traffico in città. Questa è la richiesta urgente dei sindacati regionali dei trasporti, che sollecitano le autorità ad aprire i tavoli di confronto con le società del gruppo Ferrovie dello Stato interessate al ripristino della circolazione nel nodo di Genova. Obiettivo di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporti e Fast mobilità è, come si diceva, offrire "fin da subito spunti di riflessione per soluzioni che decongestionino il traffico, utilizzando la mobilità su ferro".

l sindacati hanno anche dichiarato unitariamente la propria disponibilità a partecipare al processo di riattivazione e gestione dell'emergenza, sospendendo fin da subito lo sciopero del personale della manutenzione rotabili già proclamato per il 7 settembre. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporti e Fast mobilità sono quindi disponibili "ad affrontare con Rfi e Trenitalia tutti i temi che richiedono la partecipazione del mondo del lavoro in un rapporto di reciproco riconoscimento dei ruoli, a iniziare dagli incontri già previsti per venerdì 31 agosto con Rfi e venerdì 7 settembre con Trenitalia presso la Regione Liguria".

Entrando nel merito degli interventi, i sindacati ritengono "urgentissimo il dissequestro delle aree interessate dal crollo del ponte per permettere la riapertura delle linee di Sampierdarena, che rischiano di soffocare Genova se non verranno prontamente riattivate". Importante, inoltre, è "rivedere i servizi ferroviari della Valpolcevera, dove i treni navetta programmati tra Rivarolo e Busalla dal 3 settembre rischiano di risultare inutili, quindi vanno prolungati fino a Brignole (via Bersaglio), come gli Arquata".

A muoversi sono anche i sindacati degli edili genovesi. "Occorre avviare l'iter della ricostruzione del ponte Morandi, per questo chiediamo al commissario straordinario Giovanni Toti di recepire le intese regionali in materia di appalti, condizione economica maggiormente vantaggiosa ed elemento sociale di qualità", scrivono in una nota congiunta Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Dal crollo del ponte Morandi i sindacati si sono resi da subito disponibili "per collaborare con istituzioni e aziende per riportare al più presto Genova in una situazione di normalità. A questo scopo hanno offerto la possibilità di ripensare all'organizzazione del lavoro con turni h24 per le attività legate all'emergenza".

Fillea, Filca e Feneal rimarcano anche "la disponibilità ad agire sulla rimozione dei detriti e ad accelerare la consegna dei cantieri cittadini aperti. Queste ultime due attività sono assolutamente fondamentali in vista anche dell'imminente stagione delle piogge, soprattutto la rimozione immediata dei detriti dall'alveo del torrente Polvecera". Secondo i sindacati, i lavori possono essere svolti con celerità "utilizzando anche il meccanismo del reclutamento delle aziende del territorio già disponibili per le somme urgenze. I cantieri relativi alla viabilità a mare, che realisticamente saranno consegnati in autunno, vedono l'impiego delle maestranze a ciclo continuo per accelerare le lavorazioni sulle tempistiche programmate, e per quanto possibile si sta lavorando per predisporre la possibilità di far viaggiare di notte i camion verso le discariche fuori provincia. Tutto questo può essere realizzato in tempi brevi".