"Giovedì e venerdì della scorsa settimana si sono tenute le elezioni per il rinnovo delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) in Esaote, le prime dopo gli accordi sottoscritti con l’azienda ed il nuovo gruppo dirigente, intese che hanno confermato l’azienda nella sua dimensione attuale in prodotti, in posti di lavoro e con cospicui investimenti, tutto questo confermando la strategicità del sito genovese.Tutto ciò non era scontato e i lavoratori hanno premiato chi più di altri si è battuto per raggiungere tali obiettivi ottenuti grazie alle lotte che hanno accompagnato proposte dettagliate e alternative a quelle presentate dal vecchio management aziendale per uscire dalla crisi." Così Antonio Caminito della segreteria Fiom Cgil Genova.
"Non sempre le multinazionali sono disponibili a cambiare i piani Industriali elaborati nei consigli di amministrazione – continua il sindacalista –, anzi non è mai successo (quanti lavoratori vorrebbero ascoltare dai propri dirigenti affermazioni del tipo “avevate ragione voi, cancelliamo tutto e ripartiamo da capo”). Spesso per l’ottusità di alcuni “dirigenti” Genova ha perso importanti attività industriali e molti posti di lavoro, occorre capire che i lavoratori vanno ascoltati perché conoscono l’azienda meglio dei professionisti delle chiusure. I lavoratori hanno inviato un messaggio soprattutto ai politici, in particolare a chi è affascinato dalle mediazioni al massimo ribasso. Per 12 mesi i lavoratori hanno frequentato il Consiglio Comunale per tenere alta la tensione e ricordare al Comune l’importanza di Esaote per la città di Genova e soprattutto che i patti sottoscritti vanno sempre rispettati".
Genova: Esaote, la Fiom all'81%
30 novembre 2015 • 12:02