Anche il tè verde del Giappone, che viene esportato in tutto il mondo, è contaminato a causa del disastro nucleare di Fukushima, nonostante la grande distanza delle coltivazioni dal luogo dell'incidente. La provincia di Shizuoka si trova infatti a 370 chilometri a sud-ovest dalla centrale nucleare, ma qui sono state individuate consistenti tracce di radioattività nella più estesa zona di piantagioni intensive di tè verde. Lo riferisce l'agenzia Tmnews che riprende un articolo di Spiegel Online.

Le autorità locali hanno riconosciuto che sulle foglie già lavorate nell'azienda di Warashina sono state rilevate tracce di cesio in una concentrazione di 679 Becquerel/chilo, quando il limite massimo consentito è di 500 Becquerel. Il
governo ha deciso immediatamente di bloccare le esportazioni
dalle province di Ibaraki, Chiba, Kanagawa e Tochigi.