“Azioni concrete perché sia effettivo l'obiettivo di essere #nonunadimeno”. In una lettera inviata al ministro della Pa, Marianna Madia, e al presidente della Conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini, la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, avanza proposte e azioni concrete, e che riguardano prevalentemente il 'lavoro pubblico', di contrasto al fenomeno. 

Proposte e azioni da portare avanti, afferma Sorrentino, “con il rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici”. Tra queste, spiega, “il potenziamento dei Cug: strumento utile ma che andrebbe accompagnato da procedure da codificare e che prevedano la valutazione di impatto di genere delle misure di programmazione delle pubbliche amministrazioni che hanno riflessi sul rapporto di lavoro e sulla sua organizzazione”. Inoltre, aggiunge la dirigente sindacale, “occorre esplorare il campo delle azioni di contrasto ai fenomeni di stalking e mobbing: forme di violenza più difficili da dimostrare e contrastare per assenza di strumenti normativi e di controllo ma soprattutto perché è scarsa l’attività di prevenzione di questi reati che potrebbe, invece, essere determinata da processi di formazione diffusa al rispetto della persona di tutto il personale e dal corretto esercizio del potere direttivo da parte delle figure apicali delle pubbliche amministrazioni”.

Ma soprattutto, osserva la segretaria generale della Fp Cgil, “la contrattazione collettiva dovrà intervenire nel costruire ipotesi di frazionamento dei periodi di congedo in maniera quanto più flessibile, tale da rispondere alle esigenze delle donne e soprattutto può migliorare quella previsione di legge di una limitazione a 'tre mesi' della durata del congedo. L’auspicio - prosegue - è che per tutte le lavoratrici pubbliche e private quel limite venga tolto e ricollegato ai tempi di ripresa e recupero pscico-fisico soggettivo, perché ogni violenza è diversa e ogni persona ha diritto  ad avere il tempo che le è necessario”. I prossimi rinnovi contrattuali possono, nel frattempo, segnare un avanzamento: “Nel mentre però - scrive Sorrentino - abbiamo un’opportunità che ci può vedere impegnati insieme nel produrre un’azione concreta in favore delle donne vittime di violenza: aumentiamo nel prossimo contratto collettivo il periodo di congedo e costruiamo norme di miglior favore sulla fruizione del congedo per violenza e sul part-time”.

“Lavoriamo soprattutto insieme - sostiene la segretaria della Funzione Pubblica Cgil - sugli ambienti di lavoro, sulla promozione di piani di formazione specifici che contrastino mobbing, stalking e violenze nei luoghi di lavoro, lavoriamo per rendere obbligatoria la valutazione di impatto di genere nella programmazione, facciamolo per creare una diversa cultura che sconfigga la violenza sulle donne in ogni sua forma come comportamento socialmente tollerato, agiamo con azioni concrete che, oltre la doverosa condanna, dimostrino che le Istituzioni e chi rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori si assumono la responsabilità di dare una risposta efficace, più ampia e più equa alle donne vittime di violenza”.

Così come “sarebbe importante che le Istituzioni tutte, dessero piena attuazione alla Convenzione di Istanbul”, lavorando principalmente sul tema “della prevenzione, la rete di sostegno, il rispetto dei diritti individuali ed inviolabili della persona”. Per Sorrentino “c’è ancora molta strada da percorrere, troppe ancora sono le vite spezzate dalla violenza maschile, troppe le violenze soffocate dall’assenza di sostegno e protezione alle vittime, troppo pervasiva ancora l’accettazione del fenomeno sia quando avviene nella vita privata che quando la dignità delle donne viene lesa in maniera pubblica”. Per questa ragione, “ogni giorno nei luoghi di lavoro e nel territorio operiamo per affermare la tutela della vita, della salute, della crescita professionale delle donne. Ci sono tuttavia dei momenti in cui si può e si deve fare la differenza. Lo chiederemo nei rinnovi contrattuali, lo facciamo nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nella difesa delle reti antiviolenza: ci mobilitiamo e agiamo per essere #nonunadimeno!”, conclude Sorrentino.