Da anni si rincorrono le voci su una possibile cessione da parte della multinazionale anglo-olandese Unilever dello stabilimento Findus di Cisterna di Latina, dove sono occupati circa 600 lavoratori e dove si producono surgelati e i famosi “Quattro salti in padella”.

Tali voci, mai confermate direttamente dall’azienda, sono rimbalzate anche nei giorni scorsi e hanno messo in allarme le organizzazioni sindacali e i lavoratori che già dallo scorso luglio avevano chiesto alla Unilever l’elaborazione di un piano industriale che fosse in grado di rilanciare tutti gli stabilimenti del gruppo, compreso quello di Cisterna, e di tutelare l’occupazione.

“La multinazionale deve chiarire una volta per tutte che cosa intende fare con le produzioni dello stabilimento di Cisterna di Latina – ha dichiarato il segretario nazionale della Flai Antonio Mattioli – mettendo fine alle continue voci su un eventuale cambio di proprietà”.

“I lavoratori della Findus – ha continuato Mattioli – hanno già dovuto subire negli anni un forte ridimensionamento dell’occupazione e non possono ancora oggi scontare le ambiguità di un gruppo che non è stato ancora in grado di elaborare un piano industriale certo e utile allo sviluppo delle produzioni e alla tutela dell’occupazione”.

“Sollecitiamo pertanto Unilever – ha concluso il segretario nazionale della Flai – a smentire tali voci, a impegnarsi a consolidare la realtà produttiva di Cisterna, che si trova in un territorio letteralmente massacrato dalla crisi industriale, e ad adoperarsi per convocare quanto prima un incontro con le organizzazioni sindacali per riprendere le trattative sul piano industriale di tutto il gruppo”.