Si è svolto stamani a Firenze, davanti alla prefettura, il presidio dei lavoratori della polizia locale, nell'ambito della vertenza nazionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil. "Rispetto per il lavoro fondamentale, anche nel controllo e la sicurezza delle città – chiedono i lavoratori della polizia locale –. Un lavoro che non è quello di esattori per conto delle casse comunali, ma quello di chi cerca di fare rispettare le regole della civile convivenza".

Le polizie locali (in Toscana circa 2.500 agenti, di cui più di mille a Firenze, composti da vigili urbani e polizia provinciale), infatti, hanno compiti fondamentali, come il controllo degli abusi edilizi, dei reati ambientali e nella lotta alla contraffazione commerciale. Ma sono solo alcuni degli aspetti meno conosciuti del lavoro svolto ogni giorno sul campo dalla polizia locale. A fronte di questo, non ci sono pari diritti rispetto alle altre forze di polizia: ecco perché Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto un incontro al ministro dell'Interno e ai singoli prefetti. 

La delegazione fiorentina, composta da Debora Giomi (Fp Cgil), Marco Bucci (Cisl Fp) e Paolo Becattini (Uil Fpl), è stata ricevuta dal prefetto di Firenze, a cui ha espresso i motivi del presidio. Il prefetto ha manifestato sensibilità e interesse verso le problematiche sollevate dai sindacati.