Il commissario straordinario di Firema "ha comunicato l’intenzione, dopo avere trovato una soluzione sul contenzioso con Ansaldo Breda, di far ripartire la produzione sulle commesse in Ati con la società di Finmeccanica. Per il resto del carico di lavoro, nei prossimi giorni la gestione commissariale proporrà una rinegoziazione dei tempi di consegna dei treni, oltreché a verificare con tutti i fornitori le garanzie utili ad alimentare la produzione". Ne danno notizia in una nota congiunta i sindacati Fim, Fiom e Uilm dopo l'incontro che si è svolto oggi (mercoledì 6 ottobre) a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico.

Le tre sigle considerano "positiva e importante" la decisione del commissario di rilanciare Firema, ma "ritengono importante che questa scelta produca una significativa riduzione della cassa integrazione guadagni straordinaria che permetta anche la rotazione". A giudizio dei sindacati, poi, "è strategico per il futuro dell’azienda continuare a stare sul mercato di tutte le commesse, indipendentemente dai rapporti con i produttori di partnership, e ricercare fonti di finanziamento utili a consolidare tutti i siti. Firema infatti non è solo fonte di sostentamento di quasi 900 famiglie, ma anche una risorsa industriale per il paese, come segnalato dalla coraggiosa lotta dei lavoratori del gruppo e, in particolare, di quelli che hanno affrontato la prova di resistere per giorni sul tetto di una delle palazzine del sito di Caserta".

Dopo la ripresa delle attività, conclude la nota dei sindacati, "bisognerà lavorare per una prospettiva autonoma di carattere industriale, ovvero il commissario e il governo dovranno ricercare dei soggetti industriali in grado di garantire al gruppo un futuro oltre la gestione commissariale, salvaguardando l’unità e l’integrità di tutti gli stabilimenti".