Si è svolto oggi a Roma, presso il ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro richiesto dai sindacati dei metalmeccanici per analizzare la situazione industriale di Firema. All’inizio della riunione, il Ministero ha dichiarato che, alle 11:30 di questa mattina, l’Azienda ha fatto richiesta di rientrare nella legge ex Marzano. Lo riferisce in una nota la Fiom Cgil.

“Questa svolta inaspettata - afferma Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Firema - conferma le preoccupazioni del sindacato. Firema è un’azienda in profonda crisi che non risolve i problemi dei lavoratori ai quali, tra l’altro, non vengono pagati gli stipendi. Questa situazione rende ancor più evidente di quanto già non fosse la crisi complessiva del comparto ferroviario nel nostro Paese”.

La Fiom ha chiesto al Ministero di attivare "al più presto la nomina del Commissario", e di indicare a quest’ultimo "quanto sia urgente rispondere alle esigenze salariali dei lavoratori". Oltre a ciò, ai rappresentanti del Governo di è stato chiesto di indicare al futuro Commissario "l’esigenza di tutelare, in tutti gli stabilimenti del Gruppo, anche l’occupazione dei lavoratori con contratto di apprendistato”.

“Per la Fiom è inoltre necessario attivarsi, a tutti i livelli, affinché ci siano elementi di rilancio dell’industria ferroviaria nazionale - aggiunge Masat - per la quale il ministero dello Sviluppo Economico deve dimostrare molta più attenzione. E ciò per le migliaia di lavoratori in essa occupati, ma anche perché l’uscita dell’Italia da questo settore rappresenterebbe un impoverimento di tutto il sistema Paese”.

Il Ministero - riferisce ancora la Fiom - ha garantito che, già nella giornata di lunedì 2 agosto, sarà possibile la nomina del Commissario straordinario di Firema. "Noi riteniamo fondamentale che anche le Istituzioni locali si attivino per mettere in campo tutte le iniziative non solo per difendere Firema, ma anche per rilanciare l’industria ferroviaria", conclude Masat.