Quindici brevi distacchi di delegati e delegate, con un finanziamento ad hoc per una campagna di assemblee, contatti, raccolta domande e richieste di tutela nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di chiudere il 2016 con il 100% di tesseramento, portando a casa almeno 500 nuovi iscritti, schierando in campo anche le Rappresentanze sindacali unitarie. È quanto si propone di fare la Filctem Cgil Emilia Romagna con un suo peculiare progetto.  

Per la seconda volta nell’anno corrente, dopo la positiva esperienza di distacchi brevi, finalizzati alla promozione della Carta dei diritti universali dei lavoratori, la Filctem regionale ha scelto d’investire ulteriori 50.000 euro in percorsi che vedranno protagonisti i delegati: dopo una formazione iniziale, con un impegno ad accompagnarli nel proprio lavoro, quindici di loro, provenienti da tutti i territori, sono stati distaccati per due mesi, per fare assemblee nelle piccole imprese.

“La decisione – spiega Maritria Coi, segretaria organizzativa  Filctem Emilia Romagna – è coerente con l’impegno da noi assunto da tempo, per valorizzare il ruolo dei delegati, così come previsto dal Testo unico sulla rappresentanza, e come perseguito con il nostro progetto  regionale ‘Patto per l’ingaggio’, nella fase di rinnovo delle Rsu”.

L’obiettivo, condiviso dai territori, è quello d’invertire la tendenza negativa degli ultimi anni sul proselitismo: lavorare per raggiungere l’en plein degli iscritti attivi rispetto all’anno precedente (30.500 tessere, a chiusura della campagna del 2015), garantendo solidità all’organizzazione. Tutta la categoria è impegnata affinchè la Cgil continui ad avere le risorse necessarie per essere un  sindacato libero, democratico e indipendente.

“Inoltre, con tale iniziativa – precisa la dirigente sindacale –, ci proponiamo di promuovere tra i lavoratori il valore della partecipazione attiva, della militanza, dell’impegno e dell’appartenenza alla Cgil, in questa delicata fase di crisi della politica. Lo facciamo, investendo sui delegati, fornendo loro un’occasione di crescita e confronto, consapevoli che il vero cambiamento non può che nascere dai luoghi di lavoro e dalla nostra base, e che l’entusiasmo, con cui i nostri quindici distacchi si approcciano alle assemblee con i colleghi, è benefico e contagioso per l’intera organizzazione”.