Fiom Cgil e Uilm Uil territoriali ritengono necessarie "nuove azioni di lotta in difesa di Termini Imerese e degli altri stabilimenti del gruppo, seriamente in pericolo se saranno confermati i numeri del piano industriale anticipati dagli organi d'informazione". E' l'orientamento emerso, secondo quanto riporta l'Ansa, da un'assemblea davanti ai cancelli della Fiat di Termini Imerese, alla quale hanno partecipato gli operai che hanno aderito all'ora di sciopero indetta dalle Rsu sull'onda delle indiscrezioni sul piano industriale che prevedrebbe 5mila esuberi.

"Questo piano, se confermato, è l'inizio di una smobilitazione della Fiat dall'Italia - sostiene il segretario della Uilm di Palermo, Vincenzo Comella - Il problema, come sosteniamo da tempo, non e' dunque difendere solo Termini Imerese, ma l'intero sistema Fiat. Il governo deve rendersene conto, e agire".

Per il segretario territoriale della Fiom
, Roberto Mastrosimone, "bisogna mettere in campo iniziative regionali ma anche di gruppo, per condividere azioni di lotta in difesa dei posti di lavori e delle fabbriche".