Assemblee unitarie in Fiat per discutere del piano industriale e di una possibile piattaforma unitaria sul contratto. Lo propone a Fim e Uilm il leader della Fiom, Maurizio Landini, dopo lo stallo al tavolo sul contratto aziendale a cui non partecipano le tute blu Cgil. Una richiesta, questa, che la Fiom è intenzionata a portare avanti, soprattutto quella relativa al piano industriale, utilizzando qualsiasi mezzo, e con grande determinazione, non escluso lo sciopero.

"Sul piano industriale, presentato a Detroit ma non in Italia, siamo agli annunci mentre negli stabilimenti Fiat c'è ancora molta cassa integraizone. Per questo serve discutere con i lavoratori". A suo avviso, il piano deve essere "oggetto di un confronto pubblico compresa la presidenza del Consiglio. Di fronte all'indisponibilità di Fim e Uilm di fare assemblee - aggiunge - metteremo in atto tutte le azioni necessarie, anche lo sciopero". Le stesse assemblee che dovranno, per la Fiom, fare il punto sul rinnovo del contratto soprattutto ora alla luce della rottura del tavolo di trattativa tra Fim, Uilm e Fiat. "Serve ripristinare in Fiat normali relazioni industriali. Nelle aziende non sono mai state fatte assemblee e non si capisce quale mandato abbiano avuto Fim e Uilm per trattare il rinnovo contrattuale con l'azienda".

Un rinnovo al quale la Fiom non partecipa perché non firmataria del contratto Fiat che al momento vive una situazione di stand by dopo che Fim e Uilm hanno interrotto il negoziato che vedeva sul tavolo una proposta di aumento salariale di 15 euro lordi al mese. "Spero che Fim e Uilm si rendano conto che aver detto sempre di sì li ha portati ad un salario che è più basso di quello previsto dal contratto nazionale, 15 euro sono inaccettabili".

L'altra notizia è l'accordo per Pomigliano che prevede il rientro di tutti i 19 delegati Fiom. I lavoratori "rientreranno alle loro postazioni nelle prossime settimane, operativamente dal primo settembre, quando tutto sarà completato. Consideriamo il fatto importante e positivo consideriamo risolto e concluso il contenzioso giuridico". Nella conferenza stampa, tenuta insieme al responsabile Fiom per la Fiat, Michele De Palma, e a due lavoratori di Pomigliano, Landini ha ricordato che nello stabilimento dove viene prodotta la Panda sono già rientrati otto iscritti Fiom: "Il diritto è ripristinato. Ora bisogna determinare le condizioni affinché si vada verso un nuovo capitolo di relazioni industriali in tutto il gruppo. Si superino le discriminazioni dove ci sono i tavoli separati e si vada verso una nuova fase di rapporti". Il leader della Fiom ha infine fatto notare che anche "grazie alla mobilitazione che è stata messa in piedi" si è arrivati a Pomigliano al ricorso dei contratti di solidarietà, in modo che tutti siano a lavoro e non ci sia più la cassa integrazione a zero ore.