"Ci piace sentir parlare di turismo o di modello di sviluppo sostenibile e integrato tra le provincie di Lecce, brindisi e Taranto, ma tutto scolorisce di fronte a un diritto sacrosanto come quello della mobilità, che continua a essere in questi territorio tutt’altro che sostenibile. Qui si viaggia ancora su mezzi fatiscenti, privi di aria condizionata e lungo strade non sempre sicure". A dirlo è Gaetano Raguseo, segretario generale della Filt Cgil di Taranto, annunciando per venerdì 6 luglio lo sciopero regionale (dalle 8.30 alle 12.30) dei dipendenti del servizio di trasporti delle Ferrovie Sud Est: "Si continua a parlare della Puglia turistica senza sentire il bisogno di parlare con i lavoratori, proprio mentre l’Agenda 2020 dell’Unione Europea impone vincoli stringenti sul cambio di passo anche in questo settore così strategico". Lo sciopero regionale, spiega il sindacato, arriva dopo i tentativi di dialogo con l’azienda definitivamente passata nelle mani del gruppo Ferrovie dello Stato alcuni mesi fa. "Abbiamo atteso inutilmente che si definisse questo passaggio – dice Raguseo – ma il gruppo continua a condurre l’azienda con scelte unilaterali, chiudendo impianti, spostando personale, come se il fattore umano in questo servizio fosse un discrimine assolutamente ininfluente".