Lungo e commosso il ricordo di Pino Ferraris (scomparso ieri) che scrive sul Manifesto Valentino Parlato (Pino Ferraris sarà salutato oggi presso la Fondazione Basso a piazza della Dogana Vecchia, 5 dalle 9 alle 12,30).
“Non smetteva mai di studiare – ricorda Parlato –. Diceva di farlo con fatica e in effetti aveva un tale rispetto per il lavoro, anche intellettuale, degli altri che prima di scrivere anche una sola frase di commento, aveva letto gli interi testi di quell' autore e anche i testi che l'autore avesse eventualmente studiato. Sembrava disordinato e aveva una scrittura impossibile, ma teneva la sua merce, i libri, gli appunti, i ritagli, l'archivio nell'ordine efficiente di un bravo piccolo negoziante. Come la mamma. L'università intesa come ricerca e insegnamento non gli bastava. Temeva di inaridire il suo discorso, di non meritare più il suo salario; anche per questo aveva cominciato negli anni ottanta a partecipare alla formazione sindacale dell'FIm, il sindacato unitario dei lavoratori metalmeccanici”.