“Decine di testate editoriali sono sull’orlo della chiusura per il taglio di contributi pubblici da anni ridotti con un vero e proprio accanimento verso le piccole testate”. E' l'allarme lanciato dal presidente della Fondazione Di Vittorio (Fdv), Fulvio Fammoni, oggi a Roma al convegno “La riforma dell’editoria tra tecnologie e pluralismo”.

“Si tratta di giornali - prosegue - in gran parte locali, con orientamenti e opinioni molto diverse, di un patrimonio dell’informazione italiana che va verso la chiusura. Tutto questo è incredibile e inaccettabile proprio mentre si va verso una delega di riordino del settore. Cosa si riordinerà se il settore non c’è più?”. Fammoni fa poi sapere che si tratta di un settore “che fattura circa 500 milioni di euro e che impiega oltre 4mila persone”.

Nel frattempo, ricorda il presidente della Fdv, “in Parlamento si discute ancora di norme relative alla diffamazione sbagliate e pericolose e solo pochi mesi fa si sono proposte norme bavaglio, speriamo definitivamente sepolte, sulle intercettazioni. C’è dunque un clima verso l’informazione preoccupante e che dobbiamo aiutare a cambiare, non difendendo tutto, ma difendendo il lavoro, lo sviluppo e la libertà di informazione, che - conclude Fammoni - sono irrinunciabili”.