Occorre "eliminare le disposizioni che distorcono la concorrenza nel meccanismo dei contributi pubblici e nei canali distributivi" dell'editoria. Lo chiede l'Antitrust al Governo e al Parlamento invitandoli a rivedere prima di tutto il sistema di sostegno pubblico al settore: "i contributi diretti - sostiene l'autorità - vanno indirizzati alle nuove iniziative imprenditoriali e non soltanto alle aziende ormai storicamente presenti sul mercato".

Per questo va rivista la norma che fa scattare le sovvenzioni al superamento del quinto anno di attività e vanno modificati i parametri di quantificazione dei contributi per incentivare l'efficienza. Per l'Antitrust, inoltre, occorre modificare il meccanismo di contributo indiretto rappresentato dalle tariffe postali agevolate per le spedizioni in abbonamento di prodotti editoriali, eliminando la norma che individua in Poste Italiane l'unico soggetto che può applicare le tariffe ridotte incassando il corrispondente contributo.