“Siamo in presenza di una strage silenziosa, dove nessuno prende provvedimenti”. Enzo Campo, segretario generale della Cgil Palermo, così commenta i due incidenti mortali di martedì 6 ottobre nella propria provincia: a Polizzi Generosa ha perso la vita un idraulico di 49 anni, Raffaele Intravartolo, precipitato dal terzo piano di uno stabile mentre stava compiendo lavori di metanizzazione; a Terrasini la vittima è stata un operaio di 59 anni, Salvatore Licata, ucciso da una scarica elettrica mentre operava al tornio. “Chi dovrebbe esercitare i controlli – aggiunge – non lo fa, perché non ha mezzi né personale. La situazione è drammatica: è quasi nel conto ormai che debbano esserci 50 morti l’anno per l’assenza più assoluta di controlli sulla sicurezza”. 

L’attenzione di Campo si appunta soprattutto sulla mancanza di ispezioni. “Torniamo a chiedere alle forze addette alle sicurezza nei posti di lavoro controlli continui e stringenti per salvare vite umane” spiega il segretario della Cgil palermitana: “Le norme sulla sicurezza non vengono rispettate dalle aziende. La mancanza risaputa e sistematica di controlli e di denuncia fa sì che le imprese, ma anche il singolo lavoratore, si sentano autorizzati a saltare le misure precauzionali imposte dalle leggi a salvaguardia delle persone”. Da qui la richiesta alle istituzioni di una maggiore incisività delle azioni di tutela: “Chiediamo a tutti gli istituti che devono sovrintendere all’adeguamento alle leggi, a partire dal Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal), di fare assunzioni ed esercitare con pienezza il proprio ruolo”.