Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link - Coordinamento Universitario aderiscono alla mobilitazione lanciata dalle associazioni lgbt per i diritti delle coppie omosessuali e l’uguaglianza: il 23 gennaio con tante piazze in tutto il Paese per raccontare l’uguaglianza , dal 26 gennaio in presidio presso il Senato in concomitanza con la discussione parlamentare sul Ddl Cirinnà. Gli studenti: “Nessuno escluso! In piazza per l’uguaglianza, la dignità e welfare per tutti, contro omofobia e discriminazioni”  Riccardo Laterza, Portavoce nazionale della Rete della Conoscenza afferma - “Mentre associazioni e forze omofobe, oscurantiste e neo-fasciste portano avanti da mesi un’offensiva, a partire dalla campagna contro la fantomatica Teoria Gender nelle scuole, che ha l’obiettivo di impedire qualsiasi forma di riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali e che va verso un nuovo family day, abbiamo il bisogno di una vera e propria risposta di popolo che, oltre al supporto della libertà di orientamneto sessuale e della volontà di autodeterminazione affettiva, pratichi una battaglia di tutte e tutti contro la subalternità” 

Camilo Villagran, responsabile nazionale dell’Area tematica Lgbt della Rete della Conoscenza conclude: "Il governo ha una grave responsabilità nell’aver legittimato una mediazione al ribasso sul fronte dei diritti, che durante la discussione parlamentare rischia di mutilare ulteriormente il testo di legge, come nel caso della stepchild adoption. Per questo scenderemo in piazza con la volontà di aprire una nuova fase di mobilitazione per l’ottenimento di pieni diritti per tutte le famiglie, a partire dall’istituzione del matrimonio e fra persone dello stesso sesso e del diritto di adozione per le coppie omosessuali, e per un profondo cambiamento sociale e culturale , attraverso la promozione dei saperi e degli studi di genere, l’estensione del concetto di famiglia oltre gli schemi tradizionali, il ripensamento del welfare in ottica universale, perché nessuno sia più vittima di esclusione sociale e di discriminazioni”