Dieci proposte per riutilizzare e rilanciare le aziende sequestrate e confiscate alla criminalità, per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e per combattere il lavoro nero. Questo il tema dell’iniziativa della Cgil e della Flai (il sindacato alimentaristi) "Tuteliamo il lavoro pulito" in programma per giovedì 19 luglio a Castel Volturno (Caserta). Un'iniziativa che il sindacato presenta non a caso nel giorno in cui si commemorano i 20 anni dall’uccisione di Paolo Borsellino.

LE PROPOSTE. 1) Trasparenza delle informazioni e white list delle aziende sequestrate e confiscate 2) istituzione dell'Ufficio Attività produttive e sindacali presso l'Agenzia 3) istituzione presso le prefetture dei tavoli provinciali permanenti sulle aziende sequestrate e confiscate 4) misure in favore dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende sequestrate e confiscate 5) misure a sostegno della legalità delle imprese 6) istituzione di un Fondo per le aziende sequestrate e confiscate 7) emersione del lavoro irregolare, tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nelle aziende sequestrate e confiscate 8) fissare un'udienza di verifica dei crediti e saldo dei creditori 9) destinare a fini sociali le aziende confiscate 10) corsi di formazione dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate.

L'INIZIATIVA. All'appuntamento di Castel Volturno parteciperanno magistrati e rappresentanti delle associazioni. Per la Cgil, oltre ai dirigenti locali (Camilla Bernabei, segretaria generale Cgil  Caserta, Giuseppe Carotenuto, segretario Flai  Campania), interverranno Stefania Crogi (segretario generale Flai), Franco Tavella (segretario generale Cgil Campania). A Serena Sorrentino, segretaria confederale Cgil è affidata l'introduzione. Ci saranno anche Cesare Patrone (Corpo Forestale dello Stato), Andrea Campinoti (Presidente Avviso Pubblico, enti locali per la legalità) e Rodolfo Sabelli (presidente Associazione nazionale magistrati). Diretta audio-video su RadioArticolo1 a partire dalle 10.30