“Inadeguato, iniquo e dannoso”. Sono queste le principali critiche che la Cgil fa al disegno di legge di riforma del mercato del lavoro in via di approvazione alla Camera e che sosterrà, a partire da oggi, in una due giorni di scioperi e presidi sull'intero territorio nazionale.

“Inadeguato perché rispetto ai propositi iniziali non ci sono interventi per limitare la precarietà né tantomeno per cancellare alcune delle 46 forme contrattuali esistenti”, afferma la Cgil spiegando anche perché ritenga il provvedimento iniquo e dannoso: “In una fase di crisi drammatica. e dalle prospettive ancora nere, si riducono le tutele mentre per gli ammortizzatori non si è prodotta quella universalità tanto spesso citata dal governo ma, a conti fatti, disattesa”.

La Cgil per contrastare quindi questo provvedimento e per chiederne un cambiamento scende in piazza in tutta Italia. Tra oggi e domani scioperi, manifestazioni e sit-in sono previsti a Milano, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. Solo queste alcune delle principali città dove la confederazione di corso d'Italia ha messo in campo delle iniziative di contrasto al ddl. Nella capitale, a piazza Montecitorio, a partire da stamattina, e per l'intera giornata, fino a domani, un presidio di protesta - alla presenza dei componenti della segretaria nazionale - 'accompagnerà' i lavori parlamentari nel giorno in cui la Camera dovrà dare il via libera definitivo al provvedimento.