Sono più di un milione le lavoratrici e i lavoratori dei settori chimico-farmaceutico, tessile, energia, manifatture e artigiani in attesa del rinnovo del contratto. Ccnl scaduti ormai anche da anni (come quelli degli elettrici o degli addetti di gas-acqua), con trattative interrotte e proclamazione di scioperi (come per i lavoratori di energie e petrolio, che si fermeranno il prossimo 28 ottobre) oppure con gli addetti in stato di agitazione (è il caso dei dipendenti delle aziende tessili e di abbigliamento). Qui di seguito un elenco, diviso per singoli comparti, sullo stato di avanzamento dei rinnovi.

Partiamo dai 60 mila elettrici, il cui contratto è scaduto il 31 dicembre 2015. La piattaforma unitaria (Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uilcem Uil) per il rinnovo 2016-2018 è stata varata il 30 settembre 2015 (140 euro è la richiesta salariale dei sindacati). In corso le trattative, anche se l'incontro previsto il 29 settembre è stato annullato perché i sindacati hanno ritenuto “non chiara” la disponibilità delle imprese sulla parte economica: previsto un incontro dei tre segretari generali con le associazioni datoriali per tentare di “dirimere la matassa”. Ma una novità c'è: l'associazione “Energia Concorrente” sta partecipando alle trattative, ciò potrebbe significare che i due contratti presenti oggi nel settore potrebbero unificarsi in uno.

Da rinnovare anche il Ccnl per i 37 mila addetti del comparto energia-petrolio, il cui contratto è scaduto il 31 dicembre 2015. La piattaforma unitaria per il rinnovo 2016-2018 è stata varata il 25 settembre 2015, la richiesta economica dei sindacati è di 134 euro. Nell'incontro del 20 settembre 2016 le trattative si  sono interrotte. I motivi del contendere – secondo i sindacati – sono più di uno: il mancato rispetto di quanto condiviso nel precedente contratto (come la liquidazione dei 24mi delle quote degli scatti di anzianità); la proposta di aumento dei minimi retributivi (65 euro) assolutamente risibile; l’assenza di risposte sul welfare contrattuale; la riforma penalizzante del sistema classificatorio; il peggioramenti sui diritti e sul mercato del lavoro. I sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero nazionale il prossimo 28 ottobre, con assemblee informative in tutti i posti di lavoro.

Passiamo ai 50 mila dipendenti di gas-acqua e ai 6 mila dell’industria mineraria. Nel primo caso (contratto scaduto il 31 dicembre 2015) la piattaforma unitaria è stata varata il 24 settembre (128 euro la richiesta economica dei sindacati); finora le trattative sono state inconcludenti, il prossimo incontro (a livello di segreterie nazionali) è previsto per l'11 ottobre prossimo. Nel secondo caso (contratto scaduto il 31 marzo 2016) la piattaforma unitaria è stata varata il 13 luglio 2016 (128 euro la richiesta dei sindacati), ma non è stata ancora fissata alcuna data di incontro con Assomineraria-Confindustria.

Un rinnovo molto atteso è quello per i 420 mila addetti del tessile-abbigliamento, il cui Ccnl è scaduto il 31 marzo 2016. La piattaforma unitaria per il 2016-2019 è stata varata il 29 febbraio 2016 (riguarda anche una parte dei lavoratori che facevano capo al contratto “Tessili Vari/Torcitori”, la cui associazione si è sciolta il 15 aprile 2015). La richiesta economica dei sindacati è di 100 euro medi al terzo livello super. Nonostante sia previsto un nuovo incontro con Smi-Confindustria il prossimo 20 ottobre, nel confronto svoltosi il 4 ottobre a Milano i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione in tutto il settore: la trattativa infatti si è arenata sulla volontà delle imprese di non anticipare più l'inflazione sulla base di previsioni ma di pagarla “ex-post”.

Altrettanto attesi sono i rinnovi per gli 80 mila addetti delle calzature e per i 120 mila del Ccnl Uniontessile-Confapi. Nel primo caso (contratto scaduto il 31 marzo scorso) la piattaforma unitaria per il rinnovo 2016-2019 è stata varata il 29 febbraio (la richiesta economica dei sindacati è di 100 euro medi al terzo livello): in fase di stallo le trattative, anche se è previsto un nuovo incontro con Assocalzaturifici-Confindustria il prossimo 11 ottobre 2016. Nel secondo caso (contratto scaduto il 31 marzo scorso) la piattaforma unitaria per il rinnovo 2016-2019 è stata varata il 1 aprile 2016, la richiesta economica è di 100 euro medi (terzo livello super). In corso le trattative: l'incontro previsto per il prossimo 12 ottobre potrebbe risultare decisivo per il rinnovo.

Proseguiamo con alcuni rinnovi di comparti più piccoli: il settore giocattoli e modellismo (5 mila addetti), con contratto scaduto il 31 marzo scorso: la piattaforma, varata il 17 febbraio, prevede una richiesta di aumento pari a 100 euro, attualmente le trattative sono in corso; il settore spazzole, penne, matite e pennelli (4 mila addeti), con contratto scaduto il 31 dicembre 2015: la piattaforma, varata il 17 febbraio, prevede una richiesta di aumento pari a 100 euro, anche in questo caso le trattative sono in corso (il nuovo incontro è previsto il 25 ottobre a Milano); il settore ombrelli e ombrelloni (400 addetti), con contratto scaduto il 31 marzo: la piattaforma, varata il 17 febbraio, prevede una richiesta di aumento pari a 100 euro 2016 (100 euro la richiesta dei sindacati), e pure qui il confronto tra le parti è in corso; il settore retifici industriali (900 addetti), con contratto scaduto il 31 dicembre 2015: la  piattaforma, varata a il 17 febbraio scorso prevede una richiesta di aumento pari a 100 euro, ma in questo caso l'associazione datoriale Federpesca-Confindustria non ha ancora convocato i sindacati per l'apertura delle trattative.

Adesso passiamo ai 35 mila lavoratori di pelli, cuoio e succedanei. Il Ccnl è scaduto il 31 marzo scorso, la piattaforma per il rinnovo del contratto 1 aprile 2016 – 31 marzo 2019 è stata varata il 3 dicembre 2015, la richiesta dei sindacati nel triennio è di 100 euro. In corso le trattative. Ci sono poi i 1.500 lavoratori dei coibenti. Il contratto è scaduto il 31 dicembre 2015, la piattaforma per il rinnovo del contratto 2016-2018 è simile a quella dei chimici (ma con tabelle economiche diverse), varata il 15 settembre 2015. Le trattative con Anicta-Confidustria, aperte il 24 novembre 2015, registrano a tutt'oggi una fase di stallo.

Molto importante è il Ccnl dei 250 mila artigiani delle aree chimica (100 mila) e tessile (150 mila). I contratti erano due, entrambi scaduti il 31 dicembre 2015. L'ipotesi di piattaforma – predisposta lo scorso 13 settembre 2016 – prevede l'accorpamento delle due aree (chimica e tessile) in un unico contratto: ma l'ultima parola spetterà alle assemblee dei lavoratori che avranno termine il 28 ottobre 2016. Intanto la richiesta economica dei sindacati per il rinnovo del contratto (accorpato) 2016-2019 prevede: per l'area tessile-moda, 75 euro; per l'area chimica, 90 euro; per l'area ceramica, 80 euro. Inoltre si richiede l'introduzione dell’elemento perequativo di garanzia retributiva di 300 euro per le aziende di quei territori in cui non è praticata la contrattazione di secondo livello.

Anche i 25 mila dipendenti delle aziende di ceramica e piastrelle sono in attesa di rinnovo. Il contratto è scaduto il 30 giugno scorso, il 25 maggio Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno varato la piattaforma per il rinnovo del contratto 1 luglio 2016–30 giugno 2019, subito presentata a Confindustria-Ceramica, l'associazione degli imprenditori del settore. Il 22 settembre a Roma si sono ufficialmente aperte le trattative: previsti nuovi “round” il 12 e 13 ottobre in seduta plenaria.

E concludiamo con il contratto della concia (22 mila addetti), che scadrà il 31 ottobre prossimo. Il 26 luglio a Firenze l'Assemblea nazionale dei quadri e delegati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil ha approvato la piattaforma per il rinnovo del contratto 1 novembre 2016–31 ottobre 2019, subito presentata all'associazione degli imprenditori del settore Unic-Confindustria. La richiesta economica dei sindacati è di 105 euro mensili nel triennio. L'apertura delle trattative è avvenuta il 27 settembre scorso a Milano: previsto un nuovo incontro il 12 novembre.