Un crollo del 20% in un anno che riporta il mercato ai valori di oltre 30 anni fa. Il 2012 è stato un anno pessimo per il mercato dell'auto in Italia, molto peggiore del precedente (in cui comunque il mercato era calato deò 10,8%). Nei 12 mesi appena trascorsi, si sono vendute in Italia solo 1.402.089 vetture, contro le 1.749.739 del 2011. I dati, forniti dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dicono anche di un mese di dicembre ancora peggiore: -22,51% di immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2011.

Secondo il Centro Studi Promotor il dato italiano “appare ancora più drammatico se si considera che il mercato mondiale delle autovetture dovrebbe aver fatto registrare nel 2012 un nuovo record ed è previsto ancora in crescita nel 2013. La crisi dell'auto interessa infatti soltanto l'area euro ed è una diretta conseguenza dell'effetto depressivo sull'economia reale delle politiche di austerity”.

Secondo l'analisi di Promotor in Italia la crisi dell'economia “è indubbiamente il principale fattore di freno delle vendite di auto, ma nel 2012 anche altri elementi hanno fortemente compresso le immatricolazioni: il carocarburanti, il caro-assicurazioni, le difficoltà di accesso al credito, un'overdose di imposte e anche la forte caduta degli indicatori di fiducia Istat delle imprese e dei consumatori”.

Per quanto riguarda il gruppo Fiat, nel 2012 ha immatricolato in Italia 414.920 nuove vetture, segnando un calo del 19,4% rispetto al 2011. Nel solo mese di dicembre le vendite del gruppo torinese sono scese del 20,2% a 25.384 unità, contro le 31.808 di un anno fa. Tuttavia, il Lingotto chiude l'anno con una quota di mercato in Italia del 29,59%, in lieve progresso rispetto al 29,4% segnato nel 2011. A dicembre la quota di mercato del gruppo torinese si attesta al 29,27%, in crescita rispetto al 28,4% di un anno fa.