La legge di stabilità del 2012 aveva introdotto la possibilità di usufruire del congedo parentale a ore, indicando le modalità di regolamentazione a carico della contrattazione collettiva. Nell’aprile del 2013 Fisac Cgil e Abi avevano provato a definire i termini di tale opportunità per il settore del credito. Il confronto che si era sviluppato aveva reso impossibile individuare un accordo, in quanto le banche insistevano nel voler mano libera nel “concedere” il congedo a ore in maniera autonoma, in evidente incoerenza con  lo spirito della norma.

Successivamente, le previsioni del Jobs Act (d.lgs 15 giugno 2015 n.8 0) e le relative disposizioni emanate dall’Inps hanno definito alcune regole in modo preciso: le ore che si possono prendere in una giornata sono pari al 50% dell’orario medio giornaliero; il preavviso al datore di lavoro deve essere di due giorni; il congedo a ore non è cumulabile con il congedo per altro figlio, i riposi per allattamento e i permessi orari fruiti in alternativa del congedo parentale).

Con il rinnovo del Ccnl del credito del 31 marzo scorso abbiamo previsto di incontrarci per valutare tutta la normativa e individuare soluzioni che rendessero compatibili le nuove previsioni con l’organizzazione del lavoro e con un miglior utilizzo del congedo stesso da parte dei genitori. Da questo percorso è scaturito l’accordo del 15 dicembre 2015 che contiene alcuni elementi importanti:

- il congedo può essere fruito per periodi minimi di un’ora giornaliera la cui somma, nell’arco di ciascun mese di utilizzo, corrisponde a giornate intere;

- il preavviso non deve essere inferiore ai 5 giorni lavorativi. Nei casi di oggettiva impossibilità rimane valido il preavviso di due giorni;

- oltre che nei casi previsti dalla legge, il congedo ad ore non è cumulabile nella stessa giornata con permessi o riposi previsti dalla contrattazione collettiva.

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Come Fisac Cgil riteniamo che si tratti di un accordo utile per le lavoratrici e i lavoratori in quanto la fruizione del congedo per periodi minimi di un’ora giornaliera e non al 50% dell’orario medio giornaliero offre agli stessi l’opportunità di conciliare in maniera flessibile i propri tempi e le proprie esigenze di vita.

Elena Aiazzi è della segreteria nazionale Fisac Cgil