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Il numero di persone a cui manca lavoro, in tutto o in parte, in Italia, supera gli 8,6 milioni. Lo afferma il rapporto di dicembre di Confindustria. Il tasso di disoccupazione, compresa la cassa integrazione, è del 14,2%. Tra i giovani che cercano un impiego il 43,3% non lo trova.
A partire da inizio 2015, secondo il Csc, la domanda di lavoro si rafforzerà progressivamente. Il tasso di disoccupazione inizierà a scendere lentamente nella seconda metà del 2015 ma a fine 2016 sarà ancora alto, 12,4%.
Nelle stime di Csc, lo stock di cassa integrazione “si sgonfierà a partire da inizio dell'anno prossimo, quando cominceranno a calare gli interventi straordinari. A fine 2016, tuttavia, nell'intera economia la cig sarà ancora a un livello superiore rispetto a quello di inizio 2009”.
Il Centro studi corregge leggermente al ribasso la stima elaborata in settembre sul Pil italiano del 2014, passando da -0,4% a -0,5%.
“La seconda recessione in cui è finita l'Italia dall'inizio della crisi, sulla base dei dati ufficiali disponibili - si legge nelle Scenario economico di dicembre dal titolo 'Il rebus della ripresa' - non si può dire conclusa, anche se alla fase di decisa contrazione del Pil, iniziata nel terzo trimestre 2011 e finita nel terzo 2013, è seguita una sostanziale stabilizzazione su bassi livelli, stando alle nuove serie di contabilità nazionale Istat”.
Nel 2015 il recupero dell'economia italiana sarà “graduale ed è previsto accelerare nel 2016 quando il Pil dovrebbe salire all'1,1%”.