Rimodulare le risorse del piano Barca per favorire il rilancio dell’occupazione giovanile. A chiederlo è la Cgil Sicilia, che ha presentato oggi (assieme a Udu, Non + Sicilia, Rum, Giosef, Rete degli Studenti medi) un “Piano del lavoro per i giovani”, sottoponendolo all’attenzione del presidente della Regione Crocetta. “La nostra richiesta al governo dell’isola – ha detto Ferruccio Donato, reggente della Cgil Sicilia – è di un piano complessivo che faccia leva su tutti gli investimenti possibili, cominciando da quelli europei, e che parta da settori strategici, come ad esempio il territorio, sotto il profilo della tutela e della valorizzazione delle vocazioni. Dentro questo Piano del lavoro viene posta con forza la questione giovanile, con iniziative specifiche”.

La Cgil Sicilia chiede per i giovani “incentivi alle assunzioni e allo start-up delle imprese giovanili – ha affermato Andrea Gattuso, responsabile del dipartimento politiche giovanili della Cgil Sicilia – che vengano favoriti percorsi formativi di qualità, la riforma dei centri per l’impiego, misure per il diritto allo studio nella scuola media superiore e nell’Università”. Su questi temi, per il sindacato “la Regione deve mobilitare risorse proprie a sostegno delle iniziative, in attesa dei necessari interventi nazionali”. Ecco allora la richiesta di applicare la “garanzia giovani”, raccomandata dall’Unione, che consiste nell’impegno da parte dei centri per l’impiego di garantire agli under 30 entro quattro mesi dalla perdita di un impiego o al termine degli studi un’offerta di lavoro, un corso di perfezionamento, un contratto di apprendistato o un tirocinio di qualità. “Noi – ha concluso Gattuso –- chiediamo l’istituzione di un fondo nazionale a hoc con l’obiettivo che diventi moltiplicatore di risorse se utilizzato come fondo di rotazione per le Regioni, al fine di usare al massimo di fondi strutturali”.