Per dire basta al torto subito dai bambini diversamente abili di Bagheria, rimasti quest’anno privati, in tutto o in parte, dei servizi di trasporto, di assistenza alla comunicazione e all’igiene personale, la  Cgil di Bagheria lancia una raccolta di firme per chiedere al comune di attivarsi per rendere praticabile a tutti il diritto allo studio.
   
L'iniziativa prende il via domani mattina, presso la sede della Camera del lavoro (via Lo Re, 56). Sabato e domenica pomeriggio sarà possibile esprimere la propria adesione presso i banchetti della Cgil in corso Umberto I. “Coinvolgeremo le famiglie e le scuole di Bagheria e chiederemo l’appoggio di tutti i cittadini e delle forze politiche – dichiara Emanuela Bortone, responsabile della Cdl di Bagheria –. Raccolte le firme, chiederemo al sindaco di trasmettere la proposta al consiglio comunale, al fine di iscriverla all’ordine del giorno e farne oggetto di discussione e deliberazione”.  
  
La  petizione popolare, che sarà presentata al comune, ha lo scopo di garantire pari diritti e opportunità ad ogni persona, “poiché un diversamente abile, così come qualsiasi altro cittadino, deve potersi muovere e agire autonomamente per la città e comunicare liberamente”. Al primo punto, si chiede di dare immediata attuazione all'ordinanza del Tar, che il 16 gennaio ha sentenziato l’obbligatorietà per il comune del ripristino del servizio full time, tutti i giorni della settimana, per tutte le ore curriculari e per l’intera durata dell’anno scolastico.

“Nella petizione – aggiunge la sindacalista – i cittadini chiedono di erogare i servizi di trasporto, assistenza alla comunicazione e all’igiene personale, a partire dal primo giorno del prossimo anno scolastico, e senza interruzione sino alla fine delle lezioni. Poi, chiediamo un piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici e negli spazi pubblici, l'attivazione degli ascensori e dei servoscala presso il municipio di corso Umberto I, al fine di garantire, in particolare, l'accesso all'aula consiliare. E ancora, stalli di sosta riservati e accessibili, scivoli preservati dalle occupazioni abusive, la revoca di tutte le occupazioni di suolo pubblico, che creano ostruzione al passaggio delle carrozzelle lungo i marciapiedi e altri spazi pubblici”.
 
Inoltre, la Cgil chiede all’amministrazione comunale di rendere conto di come sono stati utilizzati i 700.000 euro  recuperati nel novembre 2014, che dovevano garantire l’erogazione dei servizi a tempo pieno per i diversabili. Il 30 marzo scorso, in un'assemblea cittadina, organizzata dalla Cgil sui diritti negati ai bambini diversabili, i genitori hanno evidenziato i problemi che sono stati costretti ad affrontare quotidianamente per la mancata attivazione dei servizi per i loro figli.

“Tutti i cittadini devono poter accedere e partecipare a qualsiasi attività, e a Bagheria esistono barriere architettoniche che non rendono vivibile e agibile a tutti  la città, gli edifici pubblici, i marciapiedi, con l'occupazione illegittima di scivoli e degli stalli di sosta per diversabili – conclude Bortone –. Quelle barriere sono ostacoli per la mobilità di chiunque, in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; quindi, non solo per i disabili”.