Si è svolto oggi, in piazza Pagano a Potenza, il presidio unitario di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, in occasione della giornata di mobilitazione a favore delle politiche per i migranti. Tre i punti d'intervento: permessi più lunghi, contrasto al lavoro nero, sospensione dell’ulteriore contributo sui permessi di soggiorno.

"La crisi economica in Italia ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri: il loro tasso di disoccupazione ha ormai raggiunto quota 17%. Oltre a questo dramma, che accomuna tutti i lavoratori, gli immigrati vedono però messa in discussione anche la propria permanenza regolare sul territorio nazionale: se non trovano un nuovo lavoro, perdono anche il permesso di soggiorno. Molti vanno all’estero a cercare occupazione, altri fanno rientro nel proprio Paese d’origine, ma la maggior parte di loro finisce nella trappola del lavoro sommerso e viene quindi risospinta nell’illegalità", si legge in un comunicato unitario dei confederali.

In attesa di risposte dal governo nazionale, Cgil, Cisl e Uil Basilicata sono scesi in piazza per chiedere di "prorogare a due anni la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione; sanare le posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno; effettuare una lotta seria per il contrasto al lavoro nero; dare delle indicazioni univoche alle questure, affinché il permesso venga rinnovato correttamente e in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, procedere a un'applicazione coerente della recentissima sentenza del Tar del Lazio, che riconosce la sospensione dell’ulteriore contributo sui permessi di soggiorno".