Lavoratori dei Centri per l'impiego mobilitati oggi (lunedì 7 novembre) a Roma, con Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, per difendere posti di lavoro e servizi all'occupazione. "A quasi due anni dalla riforma delle Province e a oltre un anno dall'approvazione dei decreti di riordino degli istituti del mercato del lavoro, i Centri per l'impiego sono al tracollo", denunciano le federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil: "Mentre il sovrapporsi di norme nazionali e regionali ha creato un quadro estremamente differenziato regione, per regione, che ha reso incerto il futuro dei centri per l'impiego e mette a rischio i servizi, già a partire da gennaio".

Tra poco più di un mese, spiegano i sindacati, se non interverrà "un provvedimento normativo verrà meno la possibilità, da parte del ministero del Lavoro, di contribuire alle spese di funzionamento dei Centri, come anche la possibilità per Province e Città metropolitane di prorogare e stabilizzare i contratti del personale precario in servizio". Per Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, "non è possibile attendere oltre". Per assicurare ai cittadini i servizi per l'impiego e ai lavoratori garanzie occupazionali e un futuro meno incerto, le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato d'agitazione del personale, hanno chiesto al ministro del Lavoro un incontro e tenuto un presidio nazionale, davanti alla sede del ministero del Lavoro (via Vittorio Veneto 56).

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