"Una trattativa lunga e difficile, dove l’unità dei sindacati è stata più forte della crisi e del tentativo delle imprese di usarla per abbassare l’asta delle regole”. Questo il commento di Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, al termine dell’incontro con Ance e Coop che ha portato alla firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl dell’edilizia industria e cooperazione. E se dal versante salariale “gli aumenti risentono fortemente della situazione drammatica di crisi in cui versa il settore” dal versante dei diritti “abbiamo smontato un pesante tentativo di intervenire sull’impianto delle regole” per questo “l’ipotesi di accordo va valutata anche e soprattutto per quello che non c’è. E in questo accordo non c’è più la proposta delle imprese di eliminare il principio della responsabilità solidale negli appalti, che è e resta un presidio di regolarità e di diritti per i lavoratori.”

L’altro valore aggiunto di questo contratto è che “fornisce strumenti fondamentale per la gestione della crisi del settore attraverso la riorganizzazione e messa in sicurezza del sistema degli enti bilaterali e dei diritti contrattuali che attraverso di loro vengono garantiti ai lavoratori, a partire dall’Ape, l’anzianità professionale. Anche per questa ragione – prosegue Schiavella – questo è un contratto che apre una fase di gestione altrettanto importante di quella si è chiusa oggi, che chiamerà in causa il lavoro delle strutture, nazionali e territoriali. Altro elemento importante infatti è la riconferma e la piena esigibilità della contrattazione di secondo livello, strumento fondamentale per gestire dai territori il processo di riorganizzazione del settore.”

In ogni caso, per la Fillea “resta dirimente il giudizio che domani esprimerà il Direttivo Nazionale, appositamente convocato, per sciogliere definitivamente la riserva sui testi contrattuali” ed ancor più “il giudizio finale dei lavoratori ai quali l’intesa sarà sottoposta per una consultazione che si svolgerà con le modalità previste dai recenti accordi interconfederali unitari sulla rappresentanza.”