La Fp Cgil di Catania segnala l'ennesima aggressione ad un medico in servizio, avvenuta nel giorno di Capodanno, al pronto soccorso dell'ospedale "Vittorio Emanuele". Il medico avrebbe negato, nel rispetto della legge, di fornire notizie cliniche a persone che non  erano congiunti o parenti  del paziente.

Solidarietà al professionista è stata espressa  dal segretario generale della Fp Cgil, Gaetano Agliozzo, dal segretario generale della Fp Sanità, Domenica DiGuardo, dal segretario Fp Cgil Medici, Carmelo Calvagna, che commentano così l'accaduto: "Il comportamento del medico ci risulta corretto in quanto in linea con le disposizioni del rispetto della privacy del paziente; disposizioni dettate da precise norme di legge. Gli aggressori del medico, invece,  con fare intimidatorio prima, con l’ aggressione verbale e infine fisica della vittima, volevano  imporre la loro legge che deriva dalla sopraffazione del prossimo e dal non rispetto delle norme".

"La situazione non è più sostenibile - continuano i tre sindacalisti - e vede per l'ennesima volta, in veste di vittima, un lavoratore del comparto sanitario, ma anche l’utenza più debole o semplicemente più civile, che viene sopraffatta in questa giungla di violenza. Chiediamo alle autorità di risolvere questa incresciosa situazione che non assicura la necessaria  serenità al personale sanitario il quale già svolge un delicato lavoro che merita di essere eseguito nelle condizioni ambientali e psicologiche migliori. È necessario evitare il perpetrarsi delle aggressioni presso i pronto soccorso con l' incremento dei sistemi di video sorveglianza, con la presenza fisica in loco di unita di Pubblica Sicurezza in collegamento attivo con i commissariati e le caserme di Polizia. Tutto questo potrebbe garantire un pronto intervento a difesa dell’incolumità del personale e dell’utenza. Spesso le strutture sanitarie sono oggetto di atti vandalici e di danneggiamento da parte degli aggressori".