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Un nuovo suicidio dietro le sbarre si è verificato ieri sera (27 settembre), intorno alle 23,15 di ieri sera, nel reparto isolamento della Casa Circondariale di Biella. Un detenuto italiano di 51 anni si è tolto la vita usando i lacci delle scarpe legati alle inferriate della cella. A riferirlo è l'Osapp, organizzazione sindacale autonoma di Polizia penitenziaria. E' quanto si apprende dalle agenzie di stampa. Il sindacato specifica che si tratta del 41esimo suicidio dall'inizio dell'anno.
"Si tratta del 118esimo morto dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane - sottolinea Leo Beneduci, segretario generale Osapp - il 41esimo per suicidio. Tralasciando il senso di frustrazione che pervade coloro che operano in carcere - a suo avviso - del tutto impotenti davanti ai drammi che si consumano ogni giorno negli istituti di pena, e che spesso ci coinvolgono direttamente, come poliziotti penitenziari non possiamo subire ulteriormente l'inerzia dell'amministrazione e della politica che abbandonano a se stessi quasi centomila donne e uomini nelle carceri di cui 66.500 detenuti".
E' una vera e propria "strage di Stato - prosegue l'Osapp - che bisogna fermare ad ogni costo".
Proprio ieri era arrivato l'appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rivolto al Parlamento. E' possibile "uno speciale ricorso a misure di clemenza" per alleggerire la situazione "critica" delle carceri italiane. Ma occorre che il Parlamento "rifletta" sull'attuale formulazione dell'articolo 79 della Costituzione "che a ciò oppone cosi' rilevanti ostacoli". Queste la parole del Capo dello Stato.