"Creare occupazione, ecco la vera riforma di cui l'Italia ha bisogno. È il messaggio rilanciato ieri (20 luglio) dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso con una intervista all'Unità. A suo giudizio occorre ribaltare il discorso di chi vorrebbe concentrarsi solo sulle riforme perché poi così arriverà la crescita. “Creiamo il lavoro e simultaneamente arriverà la crescita”, perché la vera ossessione del governo dovrebbe essere quella di abbassare il numero dei tre milioni di disoccupati attuali.

“Io credo – spiega Camusso - che sul tavolo del governo dovrebbero esserci le misure e le politiche per dare lavoro. Una proposta keynesiana pura e semplice, nulla di più. L'attività quotidiana dell'esecutivo dovrebbe essere questa, perché continuare ad annunciare rivoluzioni, che dovrebbero portare alla crescita, non sta funzionando”. Si parla infatti in continuazione di riforme, ma nessuno pare occuparsi del problema centrale della deindustrializzazione del paese che viene invece dimostrata ogni giorno da scelte come quelle della Thyssen.

“Un governo dovrebbe parlare di questo con la Germania. C'è un piano sulla siderurgia europeo, noi italiani come ci presentiamo? Alla fine, se da noi continuiamo a tagliare posti e produzioni a soffrirne sarà la nostra bilancia commerciale e l'intera nostra economia. E' su questo che bisogna alzare i toni in Europa. Aggiungo il caso Eni a Gela. Abbiamo bisogno di utili delle aziende o di vendere quote. Non sarebbe opportuno reinvestire questi utili per creare posti di lavoro?”.

Sempre sui temi del lavoro e della deindustralizzazione, e in particolare sul ruolo che possono svolgere le società pubbliche, da segnalare anche un'altra intervista a Susanna Camusso sulla Stampa di ieri a cura di Roberto Giovannini: “Le imprese pubbliche investano creando posti di lavoro”.