"Non abbiamo un costo del lavoro molto più alto di altri paesi: ciò che ci differenzia è la minore ricerca e investimenti. Da parte di Confindustria c'è un continuo indicare i problemi solo sul terreno del costo del lavoro, anziché domandarsi perché da 20 anni il tasso di investimenti è progressivamente diminuito". Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, partecipando sabato scroso alla giornata d'apertura della Festa della Cgil di Bologna.

"Confindustria - ha detto Camusso  - ha chiesto la liberalizzazione dei contratti a termine, questa scelta oggi sarebbe positiva se intervenisse in un quadro di riduzione delle tante forme di precarietà che ci sono. Altrimenti il rischio è quello di dare un solo messaggio: che il lavoro deve costare sempre meno".

"Il tema della tassazione sul lavoro - ha aggiunto il segretario Cgil - è un tema che abbiamo sollevato regolarmente. Devo anche dire che quello è esattamente l'unico versante sul quale il governo ha cominciato a fare dei provvedimenti concreti sia sul versante delle imprese sia dei lavoratori".