“Sicuramente c’è un segnale di attenzione da parte della Commissione in Parlamento sul provare a interloquire con le ragioni dello sciopero della scuola, ma siamo lontani dalle soluzioni”. Questa l’opinione del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, espressa sabato 9 maggio a Ripalimosani (Campobasso) nel corso dell’assemblea della Cgil Molise, riguardo il dibattito in corso sulla riforma della scuola proposta dal governo. “Continuiamo a pensare – ha aggiunto – che sui tre nodi fondamentali, ossia una soluzione per l’insieme dei lavoratori precari, il non costruire un dirigente scolastico padre-padrone della scuola e soprattutto il tema degli investimenti e del diritto allo studio, siamo ancora lontani dalle soluzioni. Dunque, mi pare ci sia molto da cambiare”.

Sempre in tema di scuola, il segretario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo ha replicato alle affermazioni fatte dalla ministra per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi, che durante un comizio a Pesaro ha affermato che “la scuola non funziona se solo in mano ai sindacati”. Una dichiarazione, ha detto Pantaleo, che “conferma l’arroganza e il disprezzo della democrazia. La scuola non è dei sindacati, ma nemmeno proprietà privata del governo”. Secondo il segretario generale della Flc Cgil, la scuola “è del paese e di chi quotidianamente garantisce alle nuove generazioni di avere una istruzione all’altezza dei tempi. Lo sciopero e le manifestazioni del 5 maggio hanno dimostrato che studenti, personale della scuola, famiglie e paese sono contro il disegno di legge della ‘brutta scuola’. Gli emendamenti approvati non cambiano l’impianto autoritario e incostituzionale del disegno di legge. Nelle prossime ore la mobilitazione continuerà e si allargherà”.