L’unica novità è che la Sala Verde sembra essere tornata in funzione. Ci saranno altri incontri tra governo e sindacati (il prossimo è in programma il 27 ottobre), ma dal punto di vista dei contenuti “sono state ripetute cose note che non determinano un cambiamento della valutazione”. A dirlo è Susanna Camusso, al termine del confronto (il primo in 7 mesi di governo) con il premier Matteo Renzi, a Palazzo Chigi.

“Registriamo una disponibilità del premier a discutere sulla rappresentanza sindacale, ma su tutto il resto non abbiamo registrato una disponibilità”, è il commento di Camusso riportato dalle agenzie di stampa. "Oggi nessuno può dire che si è riaperta la stagione della concertazione" tra governo e sindacati, ha chiarito poi il segretario della Cgil, osservando che "la scelta fatta dal Governo di porre la fiducia radicalizza ancor di più il fatto che non c'è un confronto con le parti sociali". Per Camusso, il presidente del Consiglio con il suo atteggiamento ha ribadito che "delle materie del lavoro se ne occupa il Governo senza confronto. Ascolta, al massimo, ma poi decide unilateralmente".


Dunque, resta confermato il “giudizio negativo sul modo in cui si sta proponendo l'intervento sul lavoro” ed in particolare il "totale dissenso" sulle modifiche all'articolo 18 e sul demansionamento. Di conseguenza Camusso ribadisce con forza “la necessità della manifestazione del 25 ottobre”.

“Non siamo nell'angolo - ha poi aggiunto Camusso in conferenza stampa - il mondo del lavoro pensa che sia giunta la sua stagione e vuole risposte", se si chiede alla gente qual è il giudizio sui provvedimenti che riguardano il lavoro “non è così entusiastico”.