Il Senato ha approvato in ultima lettura il Ddl appalti, che comprende le clausole sociali nei cambi di appalto dei call center. La norma, oggi approvata in via definitiva, prevede la prosecuzione dei rapporti di lavoro già esistenti in caso di successione di imprese negli appalti con il medesimo committente e la protezione dei trattamenti economici e normativi contenuti nei contratti collettivi.

"È una giornata storica per le lavoratrici e i lavoratori del settore customer – spiega in una nota Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil – che vedono finalmente tutelata la loro continuità occupazionale. Un risultato importante, che è stato possibile raggiungere anche grazie all’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno sostenuto questa battaglia con mobilitazioni durante tutto l’iter parlamentare, oltre che dei 18 mila cittadini che hanno firmato la petizione su change.org a sostegno della clausola sociale. Con l’approvazione definitiva di questa norma il Parlamento ha finalmente riportato l’Italia in linea con il resto dell’Europa, dimostrando di voler fare passi avanti per riequilibrare un sistema illogico e costoso per la collettività e i lavoratori".

"Slc Cgil plaude all’esito positivo del voto e auspica che questo sia l’inizio di una maggiore disponibilità delle istituzioni ad affrontare la necessaria fase di riordino complessivo del settore dei call center. Da settimane ormai Slc Cgil sottolinea l’incongruenza della discussione parlamentare di questa norma con l’assegnazione degli appalti di Poste Italiane e Enel – aziende pubbliche – sotto il costo del lavoro", conclude Cestaro.