Si va al ballottaggio per scegliere il leader del centrosinistra. Le primarie del Partito democratico sono state un successo di partecipazione: oltre 3,1 milioni di votanti e molte code ai seggi, anche si ordinate. Ora si dovrà attendere fino a domenica prossima (2 dicembre), data di un ballottaggio che si annuncia agguerrito.

Pier Luigi Bersani al 44,9% e Matteo Renzi al 35,5%, Nichi Vendola al 15,6%, Laura Puppato al 2,6%, e Bruno Tabacci al'1,4%. Sono questi risultati definitivi, anche se ancora ufficiosi, che il coordinamento nazionale delle primarie del centrosinistra ha diffuso nel pomeriggio sul suo sito.

"Un dato molto, molto soddisfacente. Ci avrei messo dieci firme quando si partì". Così Pier Luigi Bersani, parlando a Piacenza del risultato del primo turno. Lo riferisce l'Adnkronos. Ha quindi parlato delle regole per la consultazione: "Ci penseranno i garanti. Non mettiamo briciole di problemi in questa grandissima giornata. Ci sono i garanti, noi siamo gente per bene". Primarie anche per la scelta dei parlamentari? "Non si può dubitare".

"Sono felice, emozionato e responsabilizzato dal vostro affetto. I dati ufficiali ancora non ci sono: abbiamo chiesto che siano messi online tutti i verbali (non i dati delle segreterie provinciali, ma i verbali). Ad oggi la somma dei dati dei nostri rappresentanti di lista ci consegna un dato che sfiora il 39%". E' quanto scrive su Facebook il sindaco di Firenze, e candidato alle primarie del centrosinistra, Matteo Renzi.

Conferma che non sosterrà Matteo Renzi e annuncia che se Bersani vuole il sostegno di Sel dovrà convincere gli elettori che hanno votato Nichi Vendola. Il presidente di Sel esclude recisamente, nel corso di una conferenza stampa, che intavolera' trattative con il segretario del Pd in cambio di un futuro risarcimento politico. "La mia candidatura - ha affermato Vendola - guadagna poco meno del 16% su tutto il territorio e, date le condizioni in cui ho partecipato, si tratta di un risultato di straordinario rilievo". Lo riporta sempre l'Adnkronos.