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Bce contro gli speculatori. Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, la Banca Centrale europea vuole fissare un limite alle oscillazioni dei tassi di interesse sui titoli di stato per i paesi dell'eurozona, un'azione da mettere in atto prima ancora dell'eventuale soccorso alla Spagna.
In questo modo, si legge sul giornale tedesco, "gli investitori riceverebbero un segnale sul livello degli interessi considerato accettabile dalla Bce" e al tempo stesso la Banca di Francoforte "non solo metterà le briglie ai costi per rifinanziare i paesi in difficoltà", ma riuscirà anche a ottenere che "il differenziale tra i tassi di interesse nei paesi dell'eurozona non diventi troppo elevato".
Questa ipotesi - scrive lo Spiegel online che ieri apriva la sua homepage con un primo piano di Mario Draghi - verrà discussa nel corso della prossima riunione del board della Bce a inizio settembre. Quel che è certo, finora, è che la Bce farà in modo che in futuro ci sia maggiore trasparenza nelle operazioni che riguardano i titoli di stato.
La misura principale - scrive repubblica.it - dovrebbe consistere nel tetto limite agli spread per ogni debito sovrano, superato il quale partiranno gli acquisti dei titoli di Stato dalla Banca centrale. Un tetto che però non dovrebbe essere reso pubblico, in modo da non dare riferimenti agli speculatori.
Quanto all'Italia, spicca su tutti i titoli dei quotidiani la frase con cui ieri il presidente del Consiglio Mario Monti ha aperto ieri (19 agosto) il meeting di comunione e liberazione a Rimini: "Per certi versi vedo avvicinarsi l'uscita dalla crisi". L'altro tasto toccato dal premier è quello della lotta all'evasione, una lotta che "fa parte del recupero di fiducia dei cittadini verso lo Stato". Quanto all'Ue, per Monti sarebbe una "tragedia se l'euro diventasse fattore di disgregazione".