"Oggi è stato sconfitto il disegno di isolare il pubblico impiego. Qui ci sono oltre 100mila persone, tutte le categorie attive insieme ai pensionati. La campagna denigratoria, da Brunetta a Madia, serviva a una cosa precisa: far diminuire il numero dei dipendenti pubblici e dare meno servizi ai cittadini. Hanno cercato di togliere la dignità al lavoro pubblico, ma noi non ci stiamo più". A dirlo è Carmelo Barbagallo, segretario generale aggiunto della Uil, intervenendo dal palco di Piazza del Popolo al comizio che chiude la manifestazione unitaria di Cgil Cisl e Uil con i lavoratori dei settori pubblici, dalla sanità alla scuola, dalla sicurezza ai servizi locali. "Se non ci rinnovano il contratto faremo lo sciopero generale che non sarà solo del pubblico, metteremo insieme anche i lavoratori privati che sono senza contratto".